Ex scuola dell’Uccellara, approvata in Consiglio la mozione per il recupero e la valorizzazione. A proporla la consigliera Marina Aramini (LBC): “La nostra storia è una risorsa”
LA NOTA – Una mozione per recuperare l’edificio della ex scuola dell’Uccellara, oggi in completo abbandono, e restituirlo alla comunità. Con un occhio, però, anche a tutti quei gioielli dimenticati sparsi sul territorio, fortemente rappresentativi dell’epoca della bonifica, che potrebbero essere recuperati e restituiti alla collettività per nuovi usi.
L’atto è stato proposto, ieri in consiglio comunale, da Marina Aramini e votato all’unanimità dei presenti. La mozione è stata firmata anche dai consiglieri Emanuele Di Russo e Fabio D’Achille.
La scuola dell’Uccellara è stata costruita nel 1933 sulla strada omonima, aperta nel 1932 dall’Opera Nazionale Combattenti a sud della Via Appia, a poco più di un chilometro da Tor Tre Ponti.
La mozione votata ieri impegna il sindaco e la giunta a recuperare “ogni atto in possesso dell’ente locale relativo alla scuola dell’Uccellara con particolare riguardo ai progetti preliminare e definitivo” citati in vecchie delibere: al 2005 risale l’affidamento dell’incarico e al 2009 il progetto per un importo di 400mila euro, mai però coperto finanziariamente; si parlò di centro polifunzionale fino al 2012, quando poi venne modificata la destinazione ma non l’importo della ristrutturazione, con l’intento di farne un ostello della gioventù.
“Riprogettare, se il caso – si legge ancora nel testo – un intervento di restauro conservativo, e renderlo esecutivo; prevedere una specifica risorsa nel bilancio di previsione 2021 che dia impulso e concretezza all’azione ed inserire opportunamente tale riqualificazione nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche 21-23”.
Si punta anche a qualcosa di più: “Promuovere, se non presente, un censimento con relativa ricognizione documentale di tutte le scuole risalenti ai periodi della bonifica e della pre-bonifica (comprese quelle minori interpoderali) ricadenti nel territorio del Comune di Latina, anche prevedendo una borsa di studio ad hoc per laureati/studenti in Architettura; inserire la scuola dell’Uccellara, e le altre censite, nella rete museale delle Città di fondazione”.
“Questa mozione – spiega Aramini – è un invito a guardare alla storia della nostra città, con obiettività e pensando che la storia stessa possa essere una risorsa per la città e il suo particolare territorio. Negli anni sono stati organizzati diversi eventi sulle città di Fondazione, per non parlare di romanzi, articoli, ricerche storiche, che hanno messo in evidenza l’importanza e la peculiarità del nostro territorio e del nostro patrimonio architettonico. Per l’Uccellara c’è stato in passato l’interessamento didattico del liceo artistico Latina, che ha collaborato al progetto di ricostruzione dell’edificio anche in collaborazione con il Museo della Bonifica.
“Latina è stata piuttosto martoriata dal punto di vista urbanistico, dalla città ai borghi, quindi l’obiettivo è recuperare ciò che esiste ancora e che potrebbe avere non solo una utilità particolare ma anche offrire ulteriori testimonianze dell’epoca. Come input alla valorizzazione delle città di fondazione si ricorda la legge regionale 27 del 2001, sul recupero e la valorizzazione delle città di Fondazione, e il protocollo d’intesa del 2019 firmato tra i sette sindaci: i cinque pontini e i due di Colleferro e Guidonia. Latina sta anche lavorando ad un nuovo regolamento edilizio che, in bozza, già prevede l’aspetto del recupero degli edifici di Fondazione. La ristrutturazione dell’ex scuola dell’Uccellara potrà offrire tante possibilità: a me piacerebbe che diventasse un centro di supporto per la didattica digitale, con le finalità dell’inclusione sociale, della lotta alla povertà educativa, un aiuto anche per i docenti soprattutto del primo ciclo”.