Fornitura di energia elettrica ad Aprilia: il Comune si mette d’accordo per risolvere un contenzioso che andava avanti da 4 anni. L’ente pagherà oltre 90mila euro
La Società Hera Comm Srl, infatti, è forte di un titolo esecutivo, notificato il 25ottobre 2016, per la cifra rilevante di 467.535 euro a titolo di mancato pagamento di fatture emesse per la fornitura di energia elettrica.
Successivamente, l’Ufficio Ragioneria del Comune appurò l’avvenuto pagamento dell’intero fatturato emesso dalla Hera, limitatamente al periodo di riferimento del Titolo Esecutivo stesso. Il saldo frazionato e certificato da complessivi sette ordini di pagamento di 883 fatture nel 2016, copriva un importo totale lordo di 391.287 euro. Ovvero qualche soldo in meno di quelli richiesti dall’azienda multiservizi colosso nel suo settore in Italia.
Lo scorso 30 giugno, Hera Comm srl ha reiterato la notifica del Decreto Ingiuntivo datato 2016, così da costringere il Comune a verificare di nuovo rispetto al residuo reclamato dalla società.
Tant’è che il Comune di Aprilia ha dovuto appurare che c’erano fatture residuali del titolo esecutivo, di cui la Società Hera Comm srl lamentava il saldo, le quali di fatto non risultavano essere mai state consegnate dal Sistema di Interscambio (SDI) e, pertanto, mai ricevute in carico al programma contabile dell’Ente.
Il motivo, si legge nella delibera di Giunta che dà mandato al Dirgiente di settore di chiudere il contenzioso, è che si trattava di fatturazione massiva (883 fatture), e non, come più volte richiesto al fornitore, di fatturazione aggregata. Un tecnicismo, o meglio, una svista.
È per questo errore o malinteso che il Servizio Avvocatura del Comune di Aprilia ha avviato con i difensori della Hera Comm srl una trattativa i cui esiti si riassumono con la disponibilità alla definizione bonaria di quanto
residualmente insoluto, con il pagamento della somma di 91.522,35 euro accordando lo stralcio degli interessi moratori maturati sulle fatture e una dilazione di pagamento in tre rate di importo pari a 30.507 euro entro marzo 2021.
