SEQUESTRATO PATRIMONIO SARDELLI: TRA I BENI UNA VILLA A TERRACINA

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Maxi sequestro patrimoniale per Maurizio e Giuseppe Sardelli, rispettivamente padre e figlio, imprenditori di Pontecorvo (Frosinone): tra i beni interessati dal provvedimento anche una villa a Terracina e quote societarie in un’attività di San Felice Circeo

Nella giornata di ieri, il personale investigativo della Finanza di Frosinone e i militari del Gruppo di Cassino hanno dato esecuzione a misure di prevenzione patrimoniali nei confronti dei due pluri-pregiudicati di Pontecorvo. Nello specifico, le Fiamme Gialle del Gruppo di Cassino stanno procedendo al sequestro preventivo anticipato finalizzato alla confisca di beni e utilità nella disponibilità del 60enne Maurizio Sardelli e del 31enne Giuseppe Sardelli, “noti nell’hinterland cassinate per il notevole spessore criminale per le numerose condotte illecite perpetrate in circa un ventennio di attività. Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale Ordinario di Roma – Sezione per l’applicazione delle misure di prevenzione, su proposta del Procuratore della Repubblica di Cassino, Luciano d’Emmanuele e del sostituto procuratore Roberto Bulgarini Nomi, ai sensi del d.lgs. 159/2011, c.d. “Codice Antimafia”, a seguito degli accertamenti economico-finanziari eseguiti dai Finanzieri della città martire che hanno permesso di evidenziare, in capo ai due pluripregiudicati una netta sproporzione tra redditi dichiarati e beni posseduti”.

A partire dai primi anni 2000 – si legge nella nota della Finanza – i due imprenditori sono stati accusati di associazione a delinquere finalizzata alla produzione e al traffico di sostanze stupefacenti, minacce e danneggiamenti, violenza a pubblico ufficiale, favoreggiamento, bancarotta fraudolenta, e da ultimo sono stati sottoposti a misura cautelare e condannati, non in maniera definitiva, nell’ambito della operazione “I Monatti” per i reati di usura, estorsione, continuata ed aggravata”.
A quanto riportano i Finanzieri vi sarebbe per entrambi la “pericolosità
sociale e la propensione a delinquere
“, in ragione di “comportamenti di vario genere, che vanno dalla violenza, anche mediante uso di armi nei confronti degli usurati, alle minacce e ai danneggiamenti patrimoniali” e, inoltre, sarebbe intercorso anche il tentativo di “ostacolare le indagini condotte dall’autorità giudiziaria“.

Grazie alle moderne tecniche investigative utilizzate – continua la nota della Finanza ciociara – è stato possibile effettuare una meticolosa ricostruzione patrimoniale ed un’attenta analisi dei flussi finanziari derivanti dalle illecite attività poste in essere. I proventi illegalmente ottenuti venivano reinvestiti nell’acquisto di società operanti nel settore delle scommesse, ovvero di centri estetici e di negozi di abbigliamento, con sede anche in note località turistiche del Pontino, nonché nella costruzione di edifici residenziali. Inoltre, al fine di ostacolare la riconducibilità delle quote societarie e dissimularne la reale titolarità, le partecipazioni societarie venivano intestate sia a parenti che a terzi “prestanome”. Nel dettaglio, è stato sottoposto a sequestro un ingente patrimonio di valore superiore a un milione di euro, costituito da liquidità rinvenienti dai conti correnti, da quote societarie, da autoveicoli e ville di lusso.

I beni sequestrati, in attesa della definitiva confisca, saranno gestiti da un amministratore giudiziario nominato dal Tribunale di Roma. Nei confronti dei due è stata fissata l’udienza a febbraio prossimo per l’applicazione della misura della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno nei Comuni di residenza per la durata di 3 anni. In tale sede si deciderà anche sulla confisca definitiva dei beni. Nel patrimonio rientra, una villa da 10 vani ubicata a Terracina e un negozio di abbigliamento a San Felice Circeo. L’ipotesi della Finanza è che i proventi “illegalmente ottenuti venivano reinvestiti nell’acquisto di società operanti nel settore delle scommesse, incentri estetici e in negozi di abbigliamento, con sede anche in note località turistiche del Pontino, nonché nella costruzione di edifici residenziali.

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