Pestaggio e spari in via Ceriara di Sezze: i tre arrestati rispondono nel corso dell’interrogatorio di garanzia tenutosi stamani
Sarebbe stata, secondo i tre aggressori di Priverno, una ritorsione perché la vittima, il 30enne di Roccagorga, Alessio Antonelli, aveva preso a perseguitare il più giovane dei tre arrestati, Maicol Federici, per questioni afferenti alla sfera sentimentale. Pare una giovane donna contesa.
Il 78enne Santino Federici e i figli Santino Cacciotti (30 anni) e Maicol Federici (21 anni), tutti e tre noti alle forze dell’ordine, sono stati i protagonisti del pestaggio e degli spari a Ceriara di Sezze contro il 30enne Antonelli. I tre congiunti sono stati arrestati (il padre ai domiciliari) e risultano accusati di tentato omicidio, porto e detenzione di arma comune da sparo e lesioni personali gravi.
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Davanti al giudice per le indagini preliminari Pierpaolo Bortone, padre e figli hanno sostenuto che da tempo Antonelli minacciava il più piccolo della famiglia, Maicol Federici, per questioni sentimentali, raggiungendolo con messaggi social. Sarebbe stato proprio un messaggio Whatsapp spedito da Antonelli la mattina dell’11 novembre, giorno del pestaggio selvaggio, all’indirizzo di Maicol Federici ad aver fatto scattare la rabbia dei tre privernesi. Maicol si sarebbe visto recapitare l’immagine di Antonelli per significare che quest’ultimo si trovava davanti casa sua.
A quel punto, il 21enne avrebbe chiamato il fratello, il quale si trovava in auto col padre. Entrambi, quindi, si sarebbero catapultati in suo soccorso dando vita, poi, a ciò che è accaduto: pestaggi, sprangate e persino 6 colpi di pistola.
Finito l’interrogatorio, la difesa dei tre ha chiesto la revoca del provvedimento di carcerazione per insussistenza dei gravi indizi di colpevolezza. Il gip Bortone si è riservato.