È stato interrogato dai Carabinieri di Pomezia il ventenne di Aprilia che nella notte tra martedì e domenica ha colpito, in via della Zoologia, nella zona dell’interporto che si trova accanto alla stazione ferroviaria di Santa Palomba, il 54enne anche lui di Aprilia e guardia giurata Luca Lattanzi trovato in una pozza di sangue
”È vero l’ho colpito io: mi rimproverava una continuazione, non gli piaceva come lavoro“. Ha dichiarato questo ai militari della Compagnia di Pomezia il 19enne Antony Ciervo di Aprilia nella sua confessione.
I Carabinieri lo avevano fermato per via della segnalazione dell’autista di un Tir, in uscita dall’interporto di Santa Palomba dove il giovane lavora, che aveva trovato un vigilante privo di sensi nel suo gabbiotto.
La vittima si chiama Luca Lattanzi, 54 anni, originario di Terracina ma residente ad Aprilia, ad oggi ricoverato in condizioni gravissime (è in coma) all’Ospedale San Camillo di Roma per una emorragia cerebrale.
Rimasto due ore a terra in un lago di sangue senza nessun soccorso, i medici hanno sottoposto Lattanzi a un intervento chirurgico salva-vita.
L’allarme della sua avvenuta aggressione è scattato poco dopo le quattro della notte tra martedì e mercoledì quando proprio il conducente del mezzo pesante che doveva uscire dal deposito ha suonato più volte per farsi aprire la barra all’ingresso. Visto che nessuno rispondeva, l’autotrasportatore è sceso dal veicolo e si è recato nel gabbiotto dove ha trovato la guardia giurata a terra privo di sensi.
Non ci è voluto molto tempo ai per individuare il collega che era di turno con la vittima: Antony Ciervo assunto da poco e descritto dalle altre guardie giurate della stessa società, la Dem di Aprilia, come poco affidabile e negligente sul lavoro. A far agire in questo modo Ciervo è stato un alterco con Lattanzi culminato con l’attacco tramite una tenaglia con la quale il giovane ha colpito al capo, più volte, il collega Lattanzi.
Adesso, Ciervo è in stato di arresto al carcere di Velletri per tentato omicidio e domani dovrebbe comparire davanti al gip nell’udienza di convalida.