DISASTRO LOAS: NUOVA ORDINANZA DI TERRA, MA RIMANE UN ATTO FANTASMA QUELLO CHE INTIMAVA ALLA SOCIETÀ LA BONIFICA

Antonio Terra
Antonio Terra

Incendio Loas: nuova ordinanza del Sindaco di Aprilia Antonio Terra, ma c’è il giallo dell’ordinanza fantasma che ordinava alla Loas la messa in sicurezza e la rimozione dei rifiuti dai depositi carbonizzati di Via della Cooperazione

Il Sindaco di Aprilia firma una nuova ordinanza oggi 31 agosto, in considerazione dei dati della diossina in miglioramento rispetto ai giorni appena successivi al rogo del 9 agosto.

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È sulla scorta dei dati Arpa, infatti, che il primo cittadino ha voluto attenuare le misure intraprese il 10 agosto, all’indomani dell’incendio che ha messo in allarme la città e tutto il comprensorio: “considerato che nelle stesse note si sono evidenziati in data 16 e 17, 18, 19 e 26 parametri degli inquinanti dell’aria molto ridotti rispetto ai campionamenti dei giorni precedenti e con andamento in diminuzione sino a rientrare nel limiti ammessi, si propone di modificare l’Ordinanza n. 198 del 10/08/2020, abolendo i divieti relativi al solo rischio inquinamento aria“.

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Ecco allora che Terra dà il via libera alla revoca delle misure che prevedevano nel raggio di 2 km dall’incendio: “la chiusura delle eventuali attività commerciali presenti nella zona”; “alla popolazione residente nell’area interessata di allontanarsi dalla propria abitazione e/o di mantenere chiuse le finestre, al fine di prevenire il possibile passaggio di inquinanti, compresi gli impianti di areazione forzata”. E, nel raggio tra i 2 e i 3 km, “di invitare la popolazione a rimanere chiusa in casa”. Pertanto, non più il lockdown pressoché totale, con il mantenimento dei divieti di raccolta, vendita e consumo di prodotti vegetali quali frutta e verdura; “effettuare pascoli itineranti e l’obbligo di mantenere gli animali da cortile “in stabulazione chiusa“; “provvedere al lavaggio, esclusivamente con acqua, delle superfici esterne ed oggetto di accumulo di polveri“.

Nell’area compresa tra i 2 e 3 Km dalla sede dell’incendio, il Sindaco ordina di tenere sotto stretta osservazione i sistemi di filtraggio della climatizzazione nelle attività produttive e commerciali; indossare le mascherine all’aperto; accudire gli animali da stalla; vietare la raccolta, la vendita e il consumo dei prodotti agroalimentari.

Ad ogni modo, la vera notizia è che dell’ordinanza veicolata con un comunicato stampa sulla pagina del Comune di Aprilia in data 26 agosto, in cui il Sindaco di Aprilia Antonio Terra dava conto di aver firmato nella giornata di venerdì 21 agosto un provvedimento con il quale “intimava alla LOAS Italia srl – al legale rappresentante della società e agli istituti che hanno fornito le fidejussioni bancarie – di provvedere alle operazioni di rimozione dei rifiuti e di messa in sicurezza dell’area interessata dall’incendio del 9 agosto scorso“, continua a non esserci traccia come sollevato dai meetup grillini quest’oggi.

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Peraltro, in quell’ordinanza che ormai è a tutti gli effetti “fantasma”, il Sindaco dava tempo alla Loas di provvedere alla pulizia del disastro e, entro il 31 agosto, cioè quest’oggi, di presentare al Comune “una dettagliata relazione firmata da un tecnico abilitato che illustri tutte le attività avviate e programmate per la messa in sicurezza del sito, con relativo cronoprogramma”. L’avrà fatto la Loas?

Fatto sta che dell’ordinanza del 21 agosto, come si evince anche dall’Albo Pretorio dove si salta, nel numero degli atti, dal numero 202 del 20 agosto al numero 205 del 26 agosto, non ci sono prove tangibili e digitali.

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