La Lega di Formia, in una nota del 13 dicembre, ha voluto spiegare le ragioni per le quali si troverebbe in contrasto sul Pef 2019, presentato nei giorni scorsi in Commissione ambiente, dichiarando: “Alla luce dell’aumento dei costi, della non riduzione delle bollette Tarig, ed ultimo solo in ordine temporale, dello scampato sequestro del Parco De Curtis, ci chiediamo come sia possibile che l’attuale management della FRZ sia ancora in piedi addirittura con una proroga. Nei giorni scorsi in commissione ambiente ci è stato presentato un Pef (Piano Economico Finanziario) per il 2019 proposto da un Amministratore Unico , il dr. Rossi, che sarebbe già dovuto andare via. Il suo incarico è infatti scaduto il 30.11.2018 ma la maggioranza pur di non decidere e prendere una posizione con le conseguenti responsabilità politiche del caso ha optato per la proroga del suo incarico. Ricordiamo infatti che questa amministrazione aveva detto di voler cambiare tutto compreso l’Amministratore della nostra società, al 100 % pubblica, capace di far crescere i costi del servizio e quindi le bollette della Tarig nonostante l’elevato livello di differenziata raggiunta grazie ai pazienti cittadini e ai lodevoli impiegati della società. Ma vanno menzionate anche le altre problematiche: il centro di raccolta dei rifiuti non in regola, la mancata rotazione del personale, le condizioni indegne degli spogliatoi e docce per i lavoratori del centro stesso. Oggi dalla società ci viene presentato un Pef 2019 con un costo per la gestione di 3 bagni pubblici di ben 104.000 euro che abbiamo già avuto modo di contestare in sede di commissione, e proposto di mettere la gestione di questi bagni nell’offerta migliorativa dell’appalto sui parcheggi visto che 2 su 3 si trovano appunto nei parcheggi. Riteniamo sbagliato che il Pef 2019 sia stato proposto da chi, nonostante non dovrebbe più essere in carica, ben conscio dello sforzo fatto dai cittadini formiani per raggiungere percentuali cosi elevate di differenziata, non si sia minimamente preoccupato di ridurre le bollette anche di 1 € simbolico per i risultati raggiunti. A questo punto è legittimo fare una riflessione: o l’amministrazione ha deciso che improvvisamente funziona tutto e vuole tenersi legittimamente l’amministratore Rossi oppure sbaglia alla grande a far presentare il Pef 2019 ad un amministratore con la testa già al prossimo incarico. Fortunatamente il Pef deve essere votato in Consiglio, quindi presenteremo degli emendamenti al testo iniziando dal taglio dei costi “allegri” come appunto i 104.000 euro per la gestione di 3 bagni pubblici, e cercheremo, se ce ne daranno l’opportunità, di capire se c’è la possibilità di ridurre le bollette vista l’elevata percentuale di raccolta differenziata raggiunta”.
LEGA DI FORMIA SU PEF 2019: 104 MILA EURO PER GESTIRE 3 BAGNI PUBBLICI? SPESE FOLLI CHE PAGHERANNO I CITTADINI
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