L’uomo barbaramente ucciso a coltellate nella notte a Napoli era Salvatore Attanasio e da qualche mese aveva la misura dell’obbligo di firma a Latina
Il delitto che si è consumato nella zona delle Case Nuove a Napoli è uno dei più efferati che gli ultimi anni di cronaca nera ricordino: 15 coltellate al corpo che si presentava persino pieno di contusioni. Attanasio, 42 anni, è stato soccorso dai passanti ma all’ospedale di Napoli non hanno potuto fare niente se non dichiarare la morte.
La Squadra Mobile di Napoli sta indagando: non si esclude che Attanasio abbia tentato di entrare nel giro degli stupefacenti locale anche se appare più credibile che il movente sia riconducibile a vecchi dissapori pagati col sangue. Quello che è certo è che la vittima aveva l’obbligo di firma nel capoluogo pontino per reati legati agli stupefacenti poiché era stato arrestato agli inizi di aprile per detenzione di droga e resistenza a pubblico ufficiale (in seguito scarcerato dal Riesame). L’uomo si era trasferito anche per motivi sentimentali: era legato a una trentenne peraltro vicina ad ambiente della malavita locale. Fu arrestato ad aprile dalla Squadra Volante di Latina.
Leggi anche:
LATINA. CONTANTI, COCAINA E PASTICCHE, PROVA A FUGGIRE MA LO BLOCCANO: IN MANETTE 42ENNE
Ufficialmente non affiliato a clan camorristici, Salvatore Attanasio era il figlio di Giuseppe, ucciso a 43 anni nel 1998 a colpi di pistola e ritenuto vicino al clan Rinaldi. L’uomo fu crivellato di proiettili mentre era nella sua automobile, parcheggiata nei pressi della caserma Bianchini, nel quartiere Mercato, dove si trova la zona delle Case Nuove (proprio lo stesso luogo dove, dopo 22 anni, è stato colpito il figlio). Per l’omicidio di Giuseppe Attanasio, nel giugno 2019 è stato arrestato il boss Francesco Mazzarella, indicato come mandante.
Il particolare inquietante, che potrebbe far risaltare la pista delle vendette trasversali anche per la morte di Salvatore Attanasio, è che dopo l’omicidio del padre, nel 2011, il medesimo Salvatore fu arrestato con l’accusa di aver voluto vendicarsi per l’uccisione del genitore colpendo Salvatore Rispoli, nonostante le pallottole fossero riservate a Vincenzo Maggio, padre di Salvatore Maggio, all’epoca ras dei Mazzarella e killer di fiducia del boss.
Quell’omicidio per cui Attanasio fu arrestato e poi scarcerato dal Riesame fu ribattezzato dalle cronache come “il delitto di Halloween” poiché commesso da un uomo, il 31 ottobre 2011, travestito con cappello, mantello e maschera da strega.
Leggi anche:
PENTITI A LATINA, QUANTI SONO? NESSUNO LO SA. E IL RISCHIO DEL CONTATTO CON CLAN LOCALI C’È