Approvate le linee guida per la ripresa dell’anno scolastico (fissata al 14 settembre) da parte della Conferenza Stato-Regioni, a breve saranno presentate dalla ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina insieme al presidente del Consiglio Giuseppe Conte e al ministro per gli affari regionali Francesco Boccia
I PRINCIPI CARDINE
Distanziamento – Non più un metro da banco a banco ma “fra le rime buccali degli alunni” (cioé le bocche dei ragazzi) come da verbale della riunione del Comitato tecnico scientifico del 22 giugno. In questo modo il problema degli spazi nelle nostre scuole verrebbe ridotto e molti classi potrebbero non essere più smembrate.
Mascherine – Il Comitato Tecnico Scientifico, almeno due settimane prima dell’inizio dell’anno scolastico, aggiornerà in considerazione del mutato quadro epidemiologico, le proprie indicazioni in merito all’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale per gli alunni e gli insegnanti all’interno dell’aula e negli spostamenti e nella permanenza nei locali comuni.
Flessibilità e autonomia delle scuole – Non più sabato a scuola ma “una diversa modulazione settimanale del tempo scuola su delibera degli organi collegiali competenti”. Per le scuole secondarie si specifica come dovrà essere la didattica mista: “una fruizione opportunamente pianificata di attività in presenza e, in via complementare, didattica digitale integrata, ove le condizioni di contesto la rendano opzione preferibile ovvero le opportunità tecnologiche, l’età e la competenza degli studenti lo consentano”.
Patti educativi di comunità – Vengono proposti specifici accordi con gli enti locali e le realtà del Terzo settore al fine di favorire la messa a disposizione di altre strutture o spazi come parchi, teatri, biblioteche, archivi.
Disabilità – Confermata la bozza iniziale. Si parla di “accomodamenti ragionevoli” per alcune tipologie di disabilità sempre nel rispetto delle specifiche indicazioni del documento tecnico del Cts.
Organico – Il documento parla della possibilità di “valutare ogni possibile intervento su specifiche intenzioni , prevedendo, ove necessario, anche ai fini del rispetto delle misure sanitarie contenute nei documenti del Cts, e degli strumenti indispensabili per garantire la riapertura delle scuole, ulteriori incrementi di organico, aggiuntivi, di personale scolastico per le istituzioni scolastiche statali”.
Scuola dell’infanzia – Si “dovrà prevedere la valorizzazione e l’impiego di tutti gli spazi esterni ed interni” privilegiando i primi. In questo caso il ministero dedica attenzione anche all’aspetto pedagogico: “L’organizzazione dei diversi momenti della giornata dovrà essere serena e rispettosa delle modalità tipiche dello sviluppo infantile, per cui i bambini dovranno essere messi nelle condizioni di esprimersi con naturalezza e senza costrizioni”. L’uso di mascherine per loro non è previsto e i dispositivi per gli adulti non devono far venir meno la possibilità di essere riconosciuti.