Condominio di Via del Lido 60: seconda ordinanza di demolizione per l’imprenditore romano Fabio Allegretti, a giudizio nel processo Arpalo insieme a Maietta&Co. Allegretti è alla sbarra, accusato di aver messo a disposizione di Maiettopoli la propria azienda e la forza lavoro per fatturare fittiziamente in modo da creare crediti d’imposta e generare liquidità. Il fine, secondo gli inquirenti, era riciclare anche in immobili
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A maggio la prima ordinanza per un abuso totale di 241,40 metri quadri pari ad una volumetria di 663 metri cubi (due unità immobiliari ricavate); oggi, pubblicata sull’Albo Pretorio del Comune, un’altra ordinanza sempre sulla scorta dell’informativa della Polizia Municipale, risalente al 29 gennaio scorso, che fu redatta a carico di Allegretti, dei costruttori Corica, dei progettisti Duprè e Catani, del collaudatore statico Orlandi e, infine, dell’allora legale rappresentante della società casertana Ingegneria e Costruzioni S.r.l Giuseppe Mangiacapre.
Stavolta il Dirigente del Settore “Politiche e Servizio di Gestione e Assetto del Territorio” del Comune di Latina Eleonora Daga firma il provvedimento che ordina all’imprenditore romano di rimuovere un abuso di 146,80 mq per un aumento volumetrico pari a 440,40 metri cubi circa.
“Al piano primo – scrive l’ufficio del Comune – una diversa distribuzione degli spazi interni, oltre ad un ampliamento volumetrico, realizzato mediante la chiusura di porzione del balcone che corre sui due lati del piano. In particolare, la piscina che dagli elaborati progettuali risultava posto all’interno del terrazzo, è stata inglobata nella volumetria. È stata inoltre realizzata una ulteriore camera da letto e una cabina armadio. Il tutto ha comportato un aumento di superficie pari a mq 146,80 circa, corrispondente ad un aumento volumetrico pari a mc 440,40 circa”.
Ora per l’imprenditore, un tempo in affari con Pasquale Maietta, ci sarà il tempo di novanta giorni per demolire le opere edilizie abusive.
I suddetti termini – si legge nell’ordinanza – decorreranno dalla rimozione del sequestro preventivo disposto dal Gip del Tribunale di Latina a favore dell’Erario dello Stato e del Ministero delle Finanze.
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