Le travagliate nomine alla Cisterna Ambiente Spa continuano a far discutere la politica cittadina: i 5stelle incalzano sull’ultima scelta che ha riguardato l’ex consigliera comunale, ora in Fratelli d’Italia, Monica Marasca nel consiglio di amministrazione
“Il sindaco continua ad elargire incarichi per la sua sopravvivenza politica – sbottano Marco Capuzzo ed Elio Sarracino, consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle – Se per gestione “in house” Mauro Carturan intende “carrozzone” per militanti o amici e parenti degli amici, noi non ci stiamo!”
Non proprio un incipit felpato quello con cui attaccano la loro nota, Capuzzo e Sarracino, dopo un un paio di settimane in cui, in effetti, alla Cisterna Ambiente ne sono successe di ogni, specificatamente in casa Lega e dunque negli equilibri di maggioranza che sostengono il sindaco.
Il 25 maggio, infatti, il sindaco Mauro Carturan ha firmato il decreto con cui nominava il nuovo consiglio di amministrazione dell’Azienda Speciale Cisterna Ambiente, composto dall’avvocato Diego Cianchetti, dall’avvocato Federica Censi e dal dottor Antonello Gori.
Presentati i nuovi consiglieri con tanto di foto e commenti raggianti del sindaco, mercoledì 27 Federica Censi si dimette subito “per precedenti impegni professionali”. Una motivazione a cui credono in pochi, anche alla luce del fatto che è la stessa Lega locale a lamentarsi per non essere stati interpellati dal primo cittadino sulla nomina dell’avvocato.
Censi fa parte dello staff dell’europarlamentare latinense Matteo Adinolfi e qualcosa nelle alchimie interne della Lega – che su nomine e assunzioni qualche pasticcio l’ha combinato – è andato storto.
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Altro giro altra corsa, con gli intermezzi al fulmicotone dell’opposizione che attacca il Sindaco accusandolo di nominare col Cencelli in mano.
Ora, a sostituire Censi, arriva Monica Marasca, ex consigliera comunale, candidata alle ultime amministrative con il Nuovo Centro Destra, passata poi in Fratelli d’Italia del vice coordinatore regionale Enrico “Fratone” Tiero.
Ecco perché Sarracino e Capuzzo non si fanno attendere.
“L’abbiamo sempre sostenuto – scrivono in una nota stampa diffusa nel pomeriggio – sì alla gestione pubblica, ma no a queste condizioni. Con la nomina del terzo membro del CDA e dopo la pessima figura sulla vicenda “Censi”, l’amministrazione si appresta ad avviare i lavori della Cisterna Ambiente 2.0. Peccato che queste nomine non sembrino rispettare nessun parametro normativo previsto dalla disciplina (d.lgs 19 agosto 2016 n.175 e agg. Pcdm del 25 luglio 2019), che prevede che i membri nominati nei consigli di amministrazioni delle società pubbliche debbano avere solidi requisiti di onorabilità, professionalità ed autonomia“.
“Il gruppo Movimento 5 Stelle di Cisterna – continuano – sta già provvedendo richiedendo i Curriculum Vitae di tutti i membri del Cda per le opportune verifiche. Il sindaco deve spiegare alla città tale scelta. Cosa intende fare per i prossimi anni per Cisterna? Di certo continuare a galleggiare sul filo della sfiducia elargendo continuamente incarichi a destra e a manca non è una scelta giusta e responsabile che la città merita”.
“Nominare la signora Monica Marasca (ndr: di mestiere imprenditrice commerciale e proprietaria di un bar) che ha fatto parte della maggioranza in consiglio è una scelta alquanto dubbia ed azzardata. Quali sono le competenze dell’ex candidata del Nuovo Centro Destra (NCD) che potrà offrire alla nuova società pubblica? Ci auguriamo fortemente – – proseguono – che l’attuale componente di Fratelli d’Italia non prenda come esempio i suoi vecchi alfieri rimasti colpiti dall’inchiesta Touchdown”.
“Troviamo oltremodo esilaranti, se non stessimo parlando di questioni pubbliche, le parole spese dai rappresentanti della Lega Nord di Cisterna di solo qualche giorno fa. Gli esponenti locali – concludono – chiedevano fermamente un bando pubblico per la selezione del Cda. Cosa è cambiato in questa settimana? Dove è finito il sussulto d’onore di Nardi e dei suoi compari? Avranno anche loro, dopo il “partito dei progettisti”, la loro parte? Magari proprio un nuovo-vecchio assessore…”