Qualche giorno fa Latinatu aveva sollevato il caso dei due terreni confiscati ai Clan Ciarelli e Di Silvio, uno a Pantanaccio e l’altro al Gionchetto, di cui il Comune di Latina aveva rinunciato a portare avanti progetti di interesse generale.
Le ragioni per questa decisione sono:
- Il terreno di Pantanaccio è confiscato soltanto per metà
- All’interno del terreno del Gionchetto è presente un immobile abusivo la cui esistenza non permetterebbe l’utilizzo.
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Dopo l’articolo citato in precedenza è arrivata la risposta della giunta comunale, a firma dell’Assessore Emilio Ranieri. Secondo chi scrive questa è una risposta che non entra nel merito della questione sollevata da Latina Tu.
L’articolo sollevava una questione politica specifica e non era assolutamente un giudizio generale all’approccio di LBC nei confronti degli immobili confiscati, ma lasciamo giudicare i lettori.
LA RISPOSTA DI RANIERI
“L’Amministrazione comunale di Latina ha scelto da tempo di dare un segnale importante nella lotta alla criminalità intervenendo in varie procedure di beni confiscati attraverso un impegno costruttivo. Sappiamo bene che restituire alla collettività patrimoni indebitamente accumulati è una delle strade più efficaci per combattere l’illegalità e indebolirla. Chi oggi afferma che il Comune di Latina non sia particolarmente attento all’utilizzo dei beni confiscati mente sapendo di mentire.
Oppure è male informato. I due immobili di Via Moncenisio e Via Luna presentano delle problematiche di tipo amministrativo sia per l’utilizzo perequativo che per l’utilizzo sociale. E l’ultima cosa che vuole questa Amministrazione è far pagare alla collettività scelte amministrative poco giudiziose come invece accadeva in passato.
Ci sono atti e procedure concrete già concluse per almeno 7 beni confiscati: parliamo di terreni commerciali e agricoli, immobili e unità abitative che saranno utilizzati per finalità istituzionali, sociali e culturali. Insomma per il bene comune. Abbiamo inoltre già manifestato la volontà di acquisire l’immobile in Via dei Sabini mentre per altri sono ancora in corso le procedure necessari, come per il terreno in via Goya sui cui è in corso un progetto in accordo con la Regione Lazio.
Negli ultimi due anni su questo fronte è stato svolto un lavoro imponente dal Welfare e dal Servizio Decoro e Patrimonio. Insieme all’Assessora alla Legalità Maria Paola Briganti abbiamo iniziato un percorso difficile con Prefettura, Agenzia Nazionale dei Beni Confiscati, Agenzia del Demanio e Forze dell’Ordine.
Plaudiamo alle iniziative svolte sotto il coordinamento della Prefettura che hanno visto impegnate in questi ultimi anni le istituzioni coinvolte, non ultima l’Amministrazione.
Abbiamo supportato, in sicurezza e nel rispetto delle persone, la complessa attività di sgombero dei beni occupati, i quali spesso continuavano ad essere utilizzati, direttamente o indirettamente, dalle stesse persone.
Oggi cogliamo l’occasione per ringraziare tutti: è attraverso un delicato e impegnativo gioco di squadra che questi beni sottratti alla criminalità torneranno presto a disposizione di tutta la città. Anche di chi oggi non riconosce l’impegno del Comune diffondendo informazioni frettolose e imprecise”.