Alla conferenza stampa tenuta allo Spallanzani, D’Amato e Zingaretti snocciolano i dati sui test sierologici sin qui eseguiti nel Lazio. Durante l’incontro non è mancato un appello ai giovani da parte del Presidente della Regione che, sebbene animato da giuste premesse, non potrà che generare qualche ilarità: la mascherina come moda dell’estate. Forse un po’ un troppo, anche per i giovani
“Ad oggi nel Lazio abbiamo eseguito 19.414 test sierologici. Di questi, la presenza di anticorpi IgG è stata riscontrata in 422 persone, pari al 2,17 per cento. Queste 422 persone sono state sottoposte a tampone e soltanto 9 sono risultati positivi“.
Lo ha dichiarato l’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato, nel corso della conferenza stampa all’Istituto Spallanzani di Roma, alla presenza del presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.
“Il 2,17% era l’incidenza che ci attendevamo – ha spiegato D’Amato – Ora andiamo avanti fino ad arrivare ai 300mila test sierologici, che riguardano tutte le forze dell’ordine e tutto il personale sanitario pubblico e privato. Questo sistema ci porterà a scovarne uno per uno. Andremo avanti nell’ottica delle tre ‘T’: testare, trattare e tracciare“.
Dopo D’Amato, è intervenuto il Presidente di Regione Lazio. “Faccio un appello a tutti: uscite di casa e indossate le mascherine. So che è fastidioso e fa caldo, ma non prendiamoci in giro, le dobbiamo tenere fino a che non si trova un vaccino“.
“Dai dati emerge che i nuovi cluster pericolosi sono gli ambiti familiari e i rapporti con gli amici. Quindi anche se la preoccupazione ricade sui luoghi più affollati, bisogna ricordarsi che l’infezione può avvenire proprio dove pensiamo di poter allentare la tensione – ha spiegato Zingaretti – Su questo l’attenzione deve rimanere altissima. Per questo è importante continuare a portare le mascherine, a lavarsi le mani, a lasciare le scarpe fuori dall’ingresso di casa e a sanificare gli ambienti”.
Infine Zingaretti ha rivolto un appello ai giovani: “Alle ragazze e ai ragazzi che possono tornare a frequentare i locali la sera, dico: pensate a voi stessi, ai vostri genitori, ai vostri nonni, perché potete essere vettori del virus. Per questo mi auguro che la mascherina, oltre ad essere una protezione, diventi la moda dell’estate”.
“Confido nella creatività italiana– ha concluso – D’altronde le mascherine le dobbiamo tenere, quindi devono diventare un oggetto di uso comune come la cravatta, il foulard, un braccialetto, un piercing”.