Gli stipendi di aprile all’Azienda Speciale di Terracina diventano materia di scontro durissimo tra il Direttore Generale Carla Amici e il sindacato Uiltucs
Prima il comunicato del Sindacato Uiltucs con cui si informava sul mancato pagamento degli stipendi di aprile da parte dell’Ente strumentale terracinese, poi, senza farsi attendere troppo, la nota del Direttore Generale dell’Azienda Speciale in persona, Carla Amici, che risponde al medesimo sindacato, ingaggiando uno scontro durissimo e parlando senza mezzi termini di falsità, veleni da campagna elettorale in atto (a Terracina si vota tra pochi mesi per rinnovare Sindaco e Consiglio Comunale) e protagonismo da parte di un “personaggio” interno al sindacato. All’Azienda speciale di Terracina il clima è diventato torrido.
Leggi anche:
AZIENDA SPECIALE DI TERRACINA: NO AGLI STIPENDI DI APRILE. LA UILTUCS NON CI STA
Il Direttore Generale Carla Amici, infatti, a stretto giro, ha risposto a sindacato con un comunicato rivolto a tutti i dipendenti della società comunale di Terracina, che Latina Tu ha avuto la possibilità di consultare.
Amici, nel rispondere alla Uiltucs, parla di comportamento scorretto da parte di un personaggio che avrebbe rapporti non etici neanche col suo stesso sindaco di riferimento.
Falsità, per il Direttore Generale, il mancato pagamento di aprile sono falsità persino intimidatorie arrivando a sostenere che chi ha concepito il comunicato con cui si avvertiva degli stipendi mancanti di aprile, in attesa della Cassa integrazione, sia un burattinaio con altri interessi.
“Dovrebbe sapere questo personaggio – scrive il Dg Amici – ma evidentemente pare proprio di non sapere, che la Cassa integrazione in deroga viene corrisposta direttamente al lavoratore dall’INPS e l’Azienda non può sostituirsi a questo perché non è una cassa integrazione ordinaria! La Regione Lazio ed il Governo hanno stipulato accordi precisi per poter ottenere l’anticipazione della cassa integrazione in deroga attraverso l’ABI e Poste“.
E poi, l’affondo. Il Dg accusa di falsità il personaggio della Uiltucs “perché chi è stato collegato in riunione ieri, sa esattamente cosa è stato detto, ed il motivo della riunione era il riavvio dei servizi nella delicata fase 2, tanto è vero che i lavoratori hanno fatto domande pertinenti ed intelligenti per garantire i servizi agli utenti. Solo una domanda sulla certezza dei tempi di pagamento della cassa da parte dell’INPS, evidentemente i referenti di questo personaggio non hanno capito di cosa si parlava“, anche a causa di un fuori onda.
C’è di più. Per Carla Amici “i mezzi che usa questo personaggio sono veramente singolari: offre gratis il buono per fare il 730 in cambio di tessere ed in cambio della sottoscrizione della vertenza sindacale all’Azienda alla presenza di legali assoldati!“. E non lo offre per cambiare il contratto “ma facendo credere che firmando una delega in bianco a loro otterranno importi ciascuno per differenze retributive inesistenti favoleggiando somme di decine di migliaia di euro! Falso e pericoloso perché fuorviante della realtà e moralmente inaccettabile. Il Sindacato con cui si hanno rapporti da 10 anni è ben altro!”
Ma il Dg è un fiume in piena e arriva a parlare anche nel merito degli stipendi non pagati: “L’Azienda si è dichiarata da subito disponibile ad anticipare la retribuzione senza alcun problema”, ma, sostiene Amici, “giuridicamente per ottenere l’anticipazione vi sono due strade già condivise con le organizzazioni sindacali CGIL CISL UIL Funzione Pubblica e con il CUB: l’art. 72 del CCNL Enti Locali e un’anticipazione sul TFR maturato che solo il singolo lavoratore può richiedere e non compete né al sindacato né al direttore dell’Azienda!“.
Sarebbero, infatti, a quanto sostiene il Dg, arrivate già le richieste dei lavoratori che chiedono all’Azienda di anticipare il Tfr maturato.
“L’Azienda – conclude Amici – non si fa minacciare né intimidire. L’Azienda è viva e lavora tutti i giorni per gli altri, per i più deboli, per gli ultimi e non certo per il mondo delle tessere estorte con l’inganno fino ad arrivare a falsificare le adesioni!“