COMUNE DI LATINA: ECCO PERCHÈ È MEGLIO APPROVARE IL BILANCIO 2020

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È circa un mese che il dibattito politico a Latina è incentrato sul bilancio di previsione per l’anno 2020 e triennale 2020-2022. L’argomento del contendere, però, non è il contenuto del documento contabile approvato dalla Giunta nella prima metà di marzo, ma la data dell’approvazione.

comune di latina
Comune di Latina

Il centrodestra ha ripetutamente chiesto, in considerazione della circostanza che il decreto cosiddetto “Cura Italia” ha previsto lo slittamento al 31 maggio dei termini per l’approvazione da parte del Consiglio Comunale, che l’amministrazione comunale di Latina, nonostante il bilancio sia già stato predisposto e approvato dalla Giunta, differisca al 31 maggio la discussione in Consiglio Comunale.

La motivazione a sostegno di tale richiesta è sostanzialmente la seguente: il bilancio di previsione 2020 è stato predisposto prima dell’emergenza Covid-19, per cui non rispecchia l’attuale situazione e sarebbe da rifare. In sostanza, i fautori della linea del rinvio ritengono illogico discutere in Consiglio Comunale su un bilancio che considerano di fatto già superato dal corso degli eventi. 

LBC non ha alcuna intenzione di aderire a tale richiesta, in particolare perché ritiene di preminente importanza l’uscita dal cosiddetto “esercizio provvisorio”.

COS’È L’ESERCIZIO PROVVISORIO

Il termine di legge previsto per l’approvazione del bilancio di previsione è il 31 dicembre di ogni anno. Per fare un esempio, approvando il bilancio di previsione 2020 entro il 31/12/2019 i Comuni possono operare nel 2020 in base agli stanziamenti previsti per l’anno medesimo.

Ministero Interni
Ministero dell’Interno

Molte volte succede, però, che il Ministero degli Interni proroghi il termine per l’approvazione del bilancio, soprattutto a causa delle difficoltà nella determinazione dei trasferimenti erariali dovuta essenzialmente allo stratificarsi di una serie di provvedimenti in materia di finanza locale. Tale circostanza è avvenuta anche per il bilancio di previsione 2020, prorogato inizialmente al 31 marzo.

Quando ciò avviene, le norme in materia di Ordinamento e Finanza degli enti locali stabiliscono che si proceda per dodicesimi. La suddetta espressione individua la fattispecie in cui si inizia l’anno senza avere il bilancio approvato, per cui si va in esercizio provvisorio (art. 163, comma 3, D. Lgs. n. 267 del 18/8/2000).

Tale situazione comporta che gli impegni di spesa debbano essere effettuati in frazioni di mese avendo riguardo agli stanziamenti del bilancio precedente (art. 163, comma 5, D. Lgs. n. 267 del 18/8/2000).

In altre parole, nel corso del mese di gennaio il dirigente di un determinato servizio può impegnare soltanto un dodicesimo della spesa prevista per l’anno precedente, e così via fino all’approvazione del bilancio di previsione dell’anno in corso. Ovviamente sono escluse da tali limitazioni le spese tassativamente previste dalla legge e quelle non suscettibili di pagamento frazionato in dodicesimi.    

È evidente quindi che la gestione del bilancio in esercizio provvisorio limita fortemente l’azione amministrativa. È quindi buona regola evitare, o almeno limitare quanto più possibile, il ricorso a tale evenienza.

LA POSIZIONE DEGLI ALTRI GRUPPI

IL GRUPPO MISTO

Massimo Di Trento
Massimo Di Trento

È il gruppo che è stato formato ormai da tempo da tre consiglieri comunali (Olivier Tassi, Massimo Di Trento e Salvatore Antoci) usciti dalla maggioranza LBC in contrapposizione con alcune scelte importanti operate dall’attuale amministrazione.

Pur criticando LBC per i metodi con i quali si è giunti all’approvazione in Giunta del bilancio e per i contenuti dello stesso, il gruppo misto ha espresso l’opinione che proprio in un periodo così difficile sia assolutamente sbagliato bloccare l’azione amministrativa ancorandola ad una gestione in bilancio provvisorio.  

Sul punto va anche specificato che, così come disposto dalle norme in materia di ordinamento contabile e finanziario degli enti locali, nel corso dell’esercizio finanziario il bilancio approvato in Consiglio Comunale può sempre essere variato dallo stesso organo consiliare in base a mutate esigenze o nuovi eventi.   

A tal proposito il Sindaco si è impegnato, una volta che sarà possibile valutare con attendibilità l’impatto sul bilancio comunale dell’emergenza in corso, a riportare il documento in Consiglio Comunale per le opportune variazioni.

IL PD

Nicoletta Zuliani, consigliere comunale Dem
Nicoletta Zuliani, consigliere comunale Dem

In realtà non vi è stata una specifica presa di posizione come gruppo, quanto piuttosto dichiarazioni di singoli esponenti, dalle quali si è solo capito che il PD non la pensa come LBC, nemmeno come il Gruppo misto e nemmeno come il Centrodestra. Non si è compreso però quale sia la sua posizione.

BILANCIO SÌ, BILANCIO NO   

Da una parte, si avverte l’esigenza di passare quanto prima dalla situazione patologica del bilancio provvisorio (riferimento per dodicesimi ai dati 2019) a quella fisiologica del bilancio definitivo, in modo da poter utilizzare tutte le risorse previste nel nuovo bilancio e concretizzare con i relativi impegni di spesa i vari interventi programmati, con la possibilità comunque di variare in un momento successivo lo stesso bilancio.  

Dall’altra, si contrappongono le perplessità di chi non vuol discutere in Consiglio Comunale un bilancio che viene considerato superato e da riscrivere.

Sul punto va fatta un po’ di chiarezza, perché se è vero che possono esserci delle conseguenze della crisi economica sul bilancio comunale è anche vero che le stesse debbono essere attendibilmente stimate e valutate prima di modificare il documento contabile.

Siamo di fronte ad una emergenza nazionale di carattere sanitario, a causa della diffusione del virus e del conseguente impegno straordinario delle strutture sanitarie, e di carattere economico, a causa della forzata chiusura di quasi tutte le attività, che sta determinando una grave crisi di liquidità a carico dei numerosissimi soggetti coinvolti.

Ebbene, la gestione delle strutture sanitarie è di competenza regionale e in materia economica il Governo ha già adottato in meno di un mese vari provvedimenti, tra cui il decreto Cura Italia e il decreto Liquidità.

Non solo, trattandosi di una pandemia, anche l’Unione Europea ha già adottato dei provvedimenti (seppur minimi rispetto alla entità della crisi) ed è chiamata proprio in questi giorni ad assumere decisioni epocali di ordine finanziario.

È evidente che le possibili soluzioni ai problemi delle famiglie, delle aziende e dei lavoratori vanno trovate soprattutto all’interno dei provvedimenti nazionali ed europei già adottati e di quelli in corso di adozione. 

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Altrettanto evidente è che tutto ciò potrà avere ripercussioni anche sui bilanci comunali,  soprattutto per quanto riguarda il pagamento delle imposte e tasse comunali e potrebbe essere necessario incrementare i fondi stanziati per il rischio legato alle possibili mancate riscossioni.

La situazione però è, come abbiamo evidenziato, talmente articolata e complessa che non è possibile per i Comuni valutare l’incidenza della crisi sul proprio bilancio fino a quando non sarà chiaro l’impatto sulla liquidità dei cittadini da parte dei provvedimenti nazionali ed europei.

Al momento l’unica cosa logica e opportuna da fare è la proroga del pagamento delle imposte e tasse di immediata scadenza (prevedendo magari anche la possibilità del successivo pagamento in forma rateale), ma un tale provvedimento non avrebbe comunque ripercussione sul bilancio 2020, nel quale devono essere indicate le imposte e tasse dovute indipendentemente dal momento della riscossione.

In conclusione, nell’attesa di avere idee un po’ più chiare in ordine all’impatto economico dei vari provvedimenti nazionali ed europei, è senz’altro opportuno nell’interesse generale dei cittadini che l’azione dell’amministrazione comunale sia svolta contando sulle somme stanziate per il 2020, invece di essere bloccata su un anacronistico riferimento al 2019 e per di più condizionata all’utilizzazione delle risorse frazionato per dodicesimi.  

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