A fine febbraio partenza del volo aereo da Fiumicino e arrivo ad Antigua. Nella principale isola delle Piccole Antille il 28 febbraio c’è una nave di Costa Crociere, “Costa Favolosa”, pronta ad accompagnare un gruppo di 35 persone di Itri per i Caraibi. Intorno al 2 marzo i villeggianti fanno tappa sicuramente in Repubblica Dominicana. Non è un dettaglio di poco conto, perché saranno venti giorni dopo proprio le istituzioni governative dominicane ad individuare in Costa Favolosa uno dei tre fattori di maggiore diffusione del coronavirus nella propria isola.
I turisti per ragioni di emergenza sanitaria insorta a seguito della diffusione di Covid-19 vengono fatti rimpatriare all’alba dell’8 marzo a Fiumicino. Dall’aeroporto Leonardo Da Vinci al sud pontino a ricondurli a casa è un pulmino guidato da un autista di Itri che risulterà poi positivo al tampone. Tornati nel comune di residenza sembrerebbe sia stato a tutti disposto l’isolamento domiciliare da parte delle autorità sanitarie. Qualora l’Asl abbia disposto ai 35 crocieristi la quarantena, è stata questa misura rispettata da ciascuno nelle due settimane successive?
Il 19 marzo il bollettino Asl rende noto il primo caso ad Itri di Covid-19 positivo. Sembrerebbe tuttavia trattarsi di un uomo che ha partecipato alla famosa festa di Carnevale all’origine del cluster di Fondi. Il sindaco Antonio Fargiorgio in un video diffuso su Facebook commenta il primo contagio in paese invitando i cittadini a non farsi prendere dallo sconforto e a restare tranquilli: «La situazione è sotto controllo e circoscritta». Secondo il primo cittadino la persona era monitorata e in isolamento sin dal 5 marzo. Il 22 marzo l’Asl ufficializza l’esistenza di un secondo paziente contagiato dal virus della Sars 2: l’uomo ha trascorso le settimane precedenti a bordo della nave di Costa Crociere, ma è ancora solo un caso isolato.
Intanto il 22 marzo il giornale in lingua spagnola “El nuevo dìa” riporta le dichiarazioni del Ministro della Salute della Repubblica Domenicana Rafael Sanchez Càrdenas secondo il quale la maggior parte dei contagi sarebbero collegati a tre focolai di contagio: un matrimonio a Punta Cana, la crociera Costa Favolosa e una festa privata (link).
All’indomani mattina è lo stesso Fargiorgio ad annunciare un terzo caso e si tratta del conducente del pulmino che ha riportato a casa i reduci dal viaggio nelle Antille. In una nota del 24 marzo a firma dei consiglieri di minoranza Vittoria Maggiarra e Salvatore Mazziotti rivolta all’attenzione del sindaco si sottolinea la necessità dell’obbligo di quarantena, come segnalato dai medici Marco Corpolongo e Raffaele Mazziotti, nei confronti di tutte le persone che hanno effettuato la crociera e dei loro familiari. Fargiorgio da un lato risponde come non spetti al Comune imporre l’obbligo di quarantena e indicare le persone da sottoporre al test rino oro-faringeo, e rientri piuttosto nelle facoltà dell’Asl disporre tali misure; dall’altro riferisce ai due consiglieri di aver contattato l’infettivologo dell’Asl di Latina, il dott. Fantasia, il quale lo avrebbe informato che l’Azienda non avrebbe potuto effettuare test diagnostici sui turisti, qualora questi si fossero rivelati asintomatici. Eppure nella nota dei due consiglieri Maggiarra e Mazziotti si parlava di sintomi quali febbre, tosse e mal di gola tra i turisti passati per la Repubblica Dominicana. Qual era l’effettiva condizione clinica a due settimane dal ritorno?
Il 26 marzo si arriva al quarto caso: secondo alcune fonti la persona avrebbe trascorso “la settimana bianca” in Trentino, mentre per altre sarebbe riconducibile al link epidemiologico della Crociera. “Il Messaggero” e il giornale online “Temporeale.info” parlano in quei giorni esplicitamente di un quarto paziente che si sarebbe infettato a seguito della visita in America Centrale. Si comincia a parlare di un focolaio itrano (link) insorto a bordo di Costa.
La serie di tamponi positivi al Covid-19 continua il 28 marzo con tre nuovi pazienti. In un caso si tratterebbe della consorte del paziente di Itri n.1 che avrebbe preso parte, assieme al marito, alla festa di Carnevale. Una seconda persona sarebbe invece un’anziana signora ospite di una casa di riposo di Fondi, ma almeno un tampone su tre sarebbe collegabile a Costa Favolosa. Siamo ormai a tre persone (forse quattro) che hanno avuto a che fare con il viaggio ai Caraibi. Persino il Comune di Gaeta si dichiara preoccupato per eventuali contatti avvenuti tra i residenti nell’area del Golfo e i viaggiatori itrani.
Ieri il conto è salito a 11 con quattro pazienti, di cui una minorenne, tutti passati per le Antille. Subito Temporeale.info e Latina Oggi hanno sottolineato come fossero tutte persone tornate dal viaggio in America, sebbene siano trascorse ben tre settimane dal loro ritorno in Italia. Eppure il sindaco Antonio Fargiorgio ha tardato 24 ore nel dichiararlo pubblicamente e il suo comunicato è arrivato solo questa mattina. Il ritardo di comunicazione è testimoniato dalla stessa giornalista Milena Mannucci.
La Mannucci in un’analisi degli eventi attraverso un post dal proprio profilo FB scrive ieri: “Il Sindaco Fargiorgio che ho sentito poco fa al telefono non conferma e non smentisce il link crocieristico. Specifica che i medici di base erano in possesso dei nominativi dei vacanzieri, i quali erano monitorati sin dall’8 marzo quando sono rientrati. I sintomi si sono presentanti dopo 20 giorni. Il monitoraggio c’è stato, assicura il Sindaco che precisa, “non sto coprendo nessuno” e aggiunge “sono in corso altri tamponi”.
Ringrazio Fargiorgio per le sue precisazioni, che ho fedelmente riportato nelle edizioni del notiziario locale. Onestamente, però, devo prendere atto che mi sento indignata, da cittadina, per come questa situazione è stata gestita. A proposito di “non sto coprendo nessuno”, purtroppo devo dire che non serve coprire chi ha fatto una pessima figura, si è disvelato per quello che è, una persona indegna di ricoprire il ruolo istituzionale che gli è stato assegnato, di farsi tutore della cittadinanza. Peraltro, prima di essere politici, impiegati, imprenditori, siamo esseri umani e il rispetto per la comunità in cui si vive è fondamentale.
Per gli altri vacanzieri che sono rientrati a lavoro subito dopo il ritorno a casa, per chi ha messo in pericolo i propri familiari e che rimpalla la responsabilità al “primo caso”, la riflessione è una: le conseguenze delle vostre azioni e accuse sono sotto gli occhi di tutti, così come è lampante la campagna di denigrazione e calunnie intrapresa verso la parte sana della popolazione, attraversata da paura e tensione. Abbiate più rispetto per voi stessi e per gli altri”.
Infine la Mannucci tra i commenti in coda al post aggiunge un particolare di non poco rilievo. A bordo di Costa Favolosa vi sarebbe stato un esponente di Giunta dello stesso Fargiorgio, ma ciò che sarebbe risultato più riprovevole per la popolazione locale è che lo stesso assessore non avrebbe rispettato la quarantena e non si sarebbe auto isolato. Nella frase “non sto coprendo nessuno” il sindaco alludeva ad un’eventuale accusa rivoltagli secondo cui avrebbe preso le difese di un membro della propria Giunta o il primo cittadino faceva riferimento ad altro tipo di accusa?
Fatto sta che è lo stesso Fargiorgio a rivelare che si è in attesa dell’esito di alcuni tamponi riguardanti Itri e gli effetti della Costa Crociere si protraggono a quasi un mese di distanza.