EX PPI. DOPO IL TAR, SILVI PRESENTA DENUNCIA AI CARABINIERI: “SIANO OPERATIVI H24”

Massimo Silvi, leader storico del Comitato civico di Cori, giura battaglia sull'apertura notturna

Il Presidente del Comitato civico di Cori presenta una denuncia per “inosservanza del provvedimento” del Tar del Lazio: i giudici amministrativi avevano sospeso l’efficacia del decreto del Commissario ad acta che ha trasformato, lo scorso novembre, i Punti di Primo Intervento (PPI) in Punti di Assistenza Territoriale (PAT)

Pochi giorni fa (24 marzo) la pronuncia del Tribunale Amministrativo che ha dato ragione al ricorso presentato dall’avvocato Tommaso Conti per conto del Comitato Civico di Cori e al Comitato di Boschetto, Gricilli, Macallè di Priverno accogliendo l’istanza cautelare di sospensione degli effetti del Decreto del Commissario ad Acta della Regione Lazio del 14 novembre 2019 n. U00469 e fissando la camera di consiglio il 7 aprile 2020.

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Tuttavia, secondo il Presidente del Comitato corese Massimo Silvi qualcosa non è andato per il verso giusto poiché, a sospensione vigente, gli ex Punti di Primo Intervento “sarebbero dovuti diventare nuovamente operativi, prestando la loro opera h24, cosa che non trovava riscontro”.
Ad oggi – prosegue l’esposto presentato da Silvi ai Carabinieri della Stazione di Cori – l’ordinanza del Tar ancora non è stata resa operativa, in aperta violazione di quanto indicato nella sentenza del Tar”, senza contare, aggiunge Silvi, che vige un’ordinanza del direttore generale della Asl, Giorgio Casati, secondo cui gli ex PPI “sono stati chiusi dalle ore 20:00 alle ore 08:00, creando grave nocumento alla popolazione”. L’ordinanza a cui si riferisce Silvi è stata emanata da Casati il 4 marzo scorso per via dell’emergenza Coronavirus-Covid-19 in considerazione della contingente situazione di criticità legata alla diffusione del COVID-19 e della contemporanea esigenza non procrastinabile di potenziare le sedi di Pronto Soccorso della ASL

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Ora, nella denuncia presentata ai militari dell’Arma, Silvi chiede “la punizione secondo i termini di legge degli autori dì tutti i reati ravvisabili“. Secondo il Presidente del Comitato corese, dunque, dopo la sospensione del decreto commissariale decisa dal tribunale amministrativo, i sette ex PPI della provincia avrebbero dovuto riprendere a operare anche in orario notturno.

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