PALAZZINA DI VIA ROCCAGORGA: 4 A GIUDIZIO E COMUNE DI LATINA PARTE CIVILE

Via Roccagorga, Latina
Via Roccagorga

Rinviati a giudizio i responsabili degli abusi edilizi e d’ufficio per la palazzina di Via Roccagorga a Latina, oggetto di un’ordinanza di demolizione

Arriva a un primo epilogo la storia della palazzina di Via Roccagorga che tante polemiche ha generato anche per via del fatto che uno degli appartamenti è di proprietà del figlio del sindaco di Latina. Un’altra storia, in realtà, che non ha a che fare con l’aspetto penale della vicenda.

A rispondere alle accuse di abuso d’ufficio, abusivismo edilizio e invasione arbitraria di un’area comunale, formulate dal pm di Latina Giuseppe Miliano, saranno in quattro: il capo dell’ufficio edilizia privata del Comune Luigi Paolelli, il direttore dei lavori Fabio Tomeo, la proprietaria dell’immobile Rosa Belani e l’amministratore unico della società costruttrice Seccafien Costruzioni, Fabrizio Seccafien.

L’edificio, che si trova vicino alla Polizia Municipale il cui Nucleo Investigativo dell’Edilizia ha redatto l’informativa dirimente per i risvolti dell’indagine, si struttura in sette piani con 19 appartamenti viziati dagli ormai famigerati piani particoleraggiati che furono prima sospesi e poi annullati dal Commissario Giacomo Barbato chiamato ad amministrare il capoluogo di provincia dal giugno 2015 (fine della Giunta Di Giorgi) a giugno 2016 (le nuove elezioni vinte da Latina Bene Comune).

La palazzina è stata considerata conseguenza dei piani approvati tramite abuso d’ufficio e abusi edilizi come i metri cubi superiori ai titoli abilitativi (5920 metri cubi invece dei 5222 previsti), altezze non a norma e locali tecnici trasformati: un modus operandi anche gli appartamenti, altrettanto noti per altre vicende, come quelli di Via del Lido e non solo.

Da ultimo, a uno dei rinviati a giudizio di ieri, Rosa Belani, è contestata l’accusa di avere arbitrariamente invaso una porzione di area comunale con accesso carrabile per realizzare un tratto di strada per accedere al palazzo.

La prima udienza si celebrerà a giugno e vedrà come parte civile il Comune di Latina.

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