Continua l’epopea dell’acqua torbida nel Sud Pontino. Nella zona ci sono decine di migliaia di consumatori ai quali viene erogata acqua torbida che non risulta essere potabile.
A conferma di questo è arrivata oggi l’ennesima doccia fredda per i cittadini Formiani. Il dirigente scolastico dell’Istituto Dante Alighieri di Formia ha disposto, in seguito all’ordinanza 103 del sindaco Paola Villa, il divieto di utilizzo dell’acqua per uso potabile e igienico.
L’ennesima conferma, ove ve ne fosse bisogno, che la qualità del servizio erogato da Acqualatina è scadente.
HAI L’ACQUA TORBIDA? NESSUN RIMBORSO
Come se non bastasse l’aumento delle tariffe e la torbidità, il gestore non predispone un servizio sostitutivo di autobotti, che garantirebbe l’erogazione del servizio come in un qualsiasi paese civile.
Anche perchè Acqualatina ha inserito nel bilancio del dicembre 2018 l’importo di € 1.828.000 per “servizio sostitutivo autobotte”. Cosa aspetta l’azienda a garantire un bene primario come l’acqua ai cittadini del Sudpontino? Misteri tragicomici del belpaese.
Va da se che in una situazione del genere gli animi si scaldino e c’è chi, tra i cittadini formiani, ha dichiarato di non voler più pagare la bolletta.
Gesto estremo ma comprensibile visti gli infiniti disagi a cui la popolazione è sottoposta da qualche tempo, se d’estate è la siccità a causare mancanza di acqua con tutto quello che ne consegue, d’inverno arriva la torbidità a rovinare la vita dei poveri cittadini del Sud Pontino.
Cosi succede che un gruppo di cittadini si organizzi per chiedere indennizzi ad Acqualatina, ma la risposta del gestore è negativa.
Non si rimborsa l’acqua torbida, l’importante è che arrivi acqua, se poi non è potabile e nemmeno utilizzabile a livello igienico poco male.
LA RISPOSTA DI ACQUALATINA
Pubblichiamo la risposta ricevuta da alcuni cittadini formiani in merito alla richiesta di indenizzo riguardante l’acquatorbida.
Gentile Cliente,
in merito al fenomeno di torbidità dell’acqua, che ha interessato i Comuni del Sud Pontino in particolari situazioni di piogge intense, siamo spiacenti di informarLa che esso non è riconducibile a diretta responsabilità del Gestore, bensì ad eventi di forza maggiore determinanti l’ormai noto fenomeno naturale che interessa le centrali di Capodacqua e Mazzoccolo e per il quale il Gestore è comunque attivo nella ricerca di soluzioni anche alternative.
Precisiamo, in proposito, che l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, all’interno della Deliberazione n. 655/2015/R/idr, che disciplina la regolazione della qualità contrattuale del servizio idrico integrato, non ha previsto la corresponsione di indennizzi in caso di torbidità/non potabilità dell’acqua erogata.
Ugualmente, non è prevista alcuna riduzione dei corrispettivi fatturati, atteso che la tariffa applicata dal Gestore è applicata ai consumi registrati dallo strumento di misura nell’ambito del servizio idrico integrato, non alla qualità dell’acqua erogata.
A tal proposito, si richiama l’ordinanza n. 9381/2016 del Tribunale di Roma che, in merito alla ammissibilità di una class action avente ad oggetto una richiesta risarcitoria da inadempimento contrattuale per la mancata fruizione dell’acqua ai fini potabili, afferma “[…]neppure può essere accolta la domanda di condanna alla restituzione delle somme corrispondenti alle tariffe applicate agli utenti del servizio. Il corrispettivo del servizio è, infatti, commisurato al consumo dell’acqua, sicché al mancato o diminuito consumo è corrisposto un minor importo da versare.
Inoltre, poiché il divieto non concerneva anche l’uso dell’acqua per l’uso igienico personale o dei locali, l’eventuale quota di tariffa fissa doveva essere in ogni caso corrisposta, non essendo stata sospesa l’erogazione del servizio”.
La invitiamo pertanto a comunicare l’autolettura del Suo contatore attraverso i canali messi a disposizione da Acqualatina in modo da permettere il corretto conguaglio dei Suoi consumi.
Cordiali saluti
Servizio Commerciale Acqualatina S.p.a
Insomma il servizio non è stato “interrotto”, anche se non si può utilizzare l’acqua, essa arriva nelle case e quindi va pagata. Tutto male quel che finisce male.