Sgominata dalla polizia stradale di Aprilia, coordinata dal comandante Massimiliano Corradini, un’organizzazione criminale che smembrava auto di valore e rubava trattori agricoli. A scriverlo è il caffè.tv.
Il personale della squadra di polizia giudiziaria, dopo attività investigativa, ha individuato, in località Le Ferriere, alcuni capannoni che custodivano auto e trattori agricoli risultati rubati.
Nel corso di un servizio, come riporta ilcaffè, gli agenti della stradale hanno notato, all’interno di un’area di sosta adiacente alla Pontina, in località Le Ferriere, due conducenti di camion, entrambi romeni, fermi in attesa di incontrare un loro connazionale, che è sopraggiunto poco dopo a bordo di un’autovettura con targa straniera. Al momento dell’arrivo, gli agenti hanno assistito a uno scambio di una busta nera, contenente la somma di 22mila euro: il presunto prezzo pagato per l’acquisto dei mezzi smontati e già pronti per essere inviati in Romania.
Talché la Polstrada di Aprilia si è diretta all’interno di due capannoni nei quali hanno trovato numerose parti di autovetture, già imballate e pronte per essere esportate.
All’interno dei locali, è stata rinvenuta anche l’attrezzatura necessaria per smontare tutti i componenti delle auto per, poi, presumibilmente, rivenderle generando il traffico illecito.
Infine, in un ulteriore capannone adiacente ai primi due, sono stati recuperati due trattori agricoli, occultatati da balloni di fieno e rubati a Pontinia, il cui valore ammonta alla cifra di 180mila euro.
Al momento del blitz della Polstrada, i tre uomini erano intenti a caricare nell’autoarticolato il materiale confezionato che si trovava all’interno del capannone. In tal modo, è stata verificata la provenienza illecita dei pezzi e dei mezzi, oggetto di furto il 20 novembre e restituiti al proprietario originario di Pontinia.
I tre uomini di origine romena, sorpresi in flagranza di reato, sono stati tratti in arresto e condotti presso il carcere di Latina, a disposizione del magistrato di turno Giuseppe Miliano.
Per comprendere di chi fossero i capannoni e quali altri soggetti li utilizzassero, la Polizia stradale di Aprilia sta proseguendo le indagini che promettono altri sviluppi