È stato arrestato per peculato, sottoposto ai domiciliari nei giorni scorsi dalla Guardia di Finanza che ha eseguito l’ordinanza disposta dal gip di Latina Giorgia Castriota, un dipendente del Comune di Fondi, Antonio Vigilante, con l’accusa di aver sottratto soldi all’Ente, circa 84mila euro derivanti dagli incassi per le carte d’identità elettroniche.
Contro di lui, la Procura di Latina – il sostituto Valentina Giammaria – ipotizza anche la simulazione di reato poiché Vigilante ha sporto denuncia querela alla Tenenza di Fondi contro ignoti, a maggio scorso, proprio in ragione dell’ammanco che, invece, adesso è contestato a lui. L’ipotesi degli inquirenti è che abbia denunciato per spostare l’attenzione da lui stesso.
Vigilante, nel Comune di Fondi, si occupa del servizio demografico ed è un agente contabile. È finito nei guai per una denuncia da parte della dirigente del settore I (Affari Generali e Istituzionali, Servizi Demoanagrafici, risorse umane, politiche sociali, pubblica istruzione), Tommasina Biondino, che ha esposto l’ammanco per il mancato versamento da parte dell’agente contabile, per l’appunto Antonio Vigilante, in riferimento alle carte elettroniche. La Guardia di Finanza di Fondi, diretta dal comandante Gianfranco Mozzillo, ha ascoltato diversi dipendenti a sommarie informazioni e, sotto indagine, è finito Vigilante perché, per il suo ruolo, aveva la responsabilità di controllare le somme in entrata derivanti dalle carte d’identità.
Vigilante, interrogato dal Gip per l’interrogatorio di garanzia, ha negato le accuse sostenendo che nei locali da cui sono spariti i soldi più persone avrebbero avuto accesso. La difesa dell’accusato ha chiesto la revoca della misura e con tutta probabilità si rivolgerà al Tribunale del Riesame.