Come riportato in “Il ministero dell’interno sospende il pagamento dello Sprar/Siproimi di Sezze“ lo scorso 17 ottobre il dipendente comunale referente del Progetto Siproimi (ex Sprar) Giovanni Di Trapano aveva sollecitato al Ministero dell’Interno l’anticipo di una prima tranche di finanziamento spettante al Comune di Sezze per l’attuazione del progetto per i richiedenti asilo relativamente all’annualità 2019.
La risposta del Viminale non si faceva troppo attendere e il 23 ottobre la dirigente del Dipartimento per le libertà civili del Ministero Enza Maria Leone faceva sapere al Comune (prot. 0023698) che il pagamento dell’acconto 2019 era sospeso in quanto non risultava ancora pervenuto il rendiconto dell’esercizio 2017 corredato dal certificato del revisore. Nello specifico due anni fa il soggetto attuatore del progetto era la cooperativa sociale “Karibù”, alla quale è subentrata agli inizi di quest’anno “Arteinsieme”.
Come anticipato giovedì scorso dalla trasmissione televisiva Monitor su Lazio Tv, in riferimento alla vicenda del “congelamento” dei finanziamenti ministeriali il gruppo di minoranza Biancoleone, composto da Paride Martella, Serafino Di Palma e Giovan Battista Moraldo, lo scorso 30 ottobre ha protocollato un’interrogazione per il prossimo Consiglio. In essa si chiede al Sindaco Sergio Di Raimo (Pd) di essere messi a conoscenza delle ragioni che hanno portato alla mancata trasmissione della rendicontazione al Ministero dell’Interno.