IMPRENDITORE AGRICOLO DI LATINA RAPINATO PIÙ VOLTE: INIZIA IL PROCESSO

Tentata rapina ed estorsione all’imprenditore agricolo tra Borgo Bainsizza e Borgo Montello: incardinato il processo

È stato incardinato davanti al secondo collegio del Tribunale di Latina, presieduto dal giudice Elena Nadile, il processo per la rapina ai danni di un imprenditore agricolo, avvenuta nel 2023 a Borgo Bainsizza. Alla sbarra, ci sono Claudio Mangiapelo, difeso dall’avvocato Marco Nardecchia, e Roberto Scanu, gli unici due che hanno scelto il rito ordinario, rispetto agli altri quattro coinvolti che hanno optato per il rito abbreviato. Peraltro Mangiapelo è a processo per una prima rapina, sempre ai danni dello stesso imprenditore, commessa nel 2020.

Claudio Mangiapelo, secondo gli inquirenti, è considerato uno della banda che tentò di rapinare l’imprenditore agricolo di Borgo Montello/Bainsizza. Dopo gli arresti, si erano avvalsi tutti del facoltà di non rispondere i sei uomini accusati di aver tentato di rapinare l’imprenditore agricolo di Borgo Bainsizza a settembre del 2023.

A marzo scorso, erano stati arrestati tutti e sei dalla Polizia di Stato di Latina, accusati di aver preso parte ad un tentativo di rapina a mano armata ai danni dell’imprenditore agricolo di Latina. Uno dei sei uomini è accusato anche di aver tentato di estorcere denaro all’imprenditore, già in passato vittima di altre rapine, al fine di garantirgli una protezione da reati analoghi.

Ad essere arrestati sono stati i fratelli Claudio (66 anni) e Graziano Mangiapelo (53 anni), originari di Borgo Bainsizza, quest’ultimo condannato di recente per aver detenuti in casa 4 chili di droga e armiAdolfo De Pascali (70 anni), di Cisterna di Latina; Roberto Scanu (66 anni) e Italo Comparetto (50 anni), di Roma; infine Mauro Celiani (64 anni), di Roma. Claudio Mangiapelo sarebbe l’uomo accusato di voler essere il garante della protezione dell’imprenditore agricolo, che opera tra Borgo Bainsizza e Borgo Montello. Un vero e proprio pretesto che, invece, celava un tentativo di estorsione ai danni del medesimo imprenditore. Secondo la Squadra Mobile di Latina che ha eseguito le indagini, Mangiapelo avrebbe chiesto la somma di 4mila euro all’imprenditore di Borgo Bainsizza per metterlo al riparo da altri tentativi di rapina.

I fatti, secondo la ricostruzione dei poliziotti, sono avvenuti nel settembre del 2023, quando l’imprenditore era stato sorpreso nel rientrare a casa da 4 uomini con il volto travisato con dei passamontagna. I quattro, in quell’occasione, lo avevano minacciato puntandogli una pistola, chiedendogli la consegna del denaro e uno di loro lo aveva anche aggredito fisicamente per ottenere quanto richiesto.

Solo l’inaspettata reazione dell’imprenditore fece sì che i rapinatori desistessero dall’intento criminale; lo stesso, infatti, urlando a gran voce, aveva attirato l’attenzione dei vicini e spinto gli aggressori a fuggire nelle vicine campagne. Due di loro erano stati anche bloccati dai vicini accorsi e tuttavia erano riusciti a fuggire anche perché armati di pistola.  

A seguito della denuncia della vittima gli investigatori della Squadra Mobile di Latina, coordinati dalla Procura della Repubblica di Latina, hanno avviato un’articolata attività d’ indagine volta all’identificazione degli autori delle condotte illecite, attività consistita nella visione delle immagini delle telecamere di sorveglianza del luogo dei fatti e di quelle delle zone limitrofe, nell’accertamento dei veicoli utilizzati per gli spostamenti e nell’analisi dei tracciati GPS delle auto, nonché nei riconoscimenti fotografici.

Al termine della valutazione degli indizi raccolti dagli investigatori, il Pubblico Ministero Valentina Giammaria ha richiesto al giudice per le indagini preliminari, Barbara Cortegiano, l’emissione delle misure cautelari in carcere, anche alla luce dei precedenti specifici in capo ai soggetti indagati, già pluripregiudicati per gravi reati anche della stessa specie.

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A novembre 2020, si consumò la prima rapina con aggressione ai danni dell’imprenditore agricolo, conosciuto da tutti, tra Borgo Bainsizza e Borgo Montello, come “Tonino”. Lo stesso uomo ne aveva subita un’altra praticamente uguale il 30 agosto 2020.

Legato e incappucciato nella tarda serata di martedì 3 novembre 2020, segregato e picchiato il 30 agosto dello stesso anno. Sempre dentro la casa in cui vive a pochi passi da dove vivono moglie e figli. Gli uomini non erano degli improvvisati dei furti, degli scappati di casa del crimine. A distanza di oltre quattro anni, gli arresti, sebbene agli indagati sia contestata la rapina messa a segno a novembre 2023.

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Il processo per Mangiapelo e Scanu inizierà di fatto, con l’audizione di tutti i testimoni del pubblico ministero, il prossimo 6 febbraio.

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