COMITATO DI MAZZOCCHIO SULL’AUDIZIONE IN REGIONE: “NULLA DI FATTO”. E LANCIANO UN APPELLO PER LA CHIUSURA DI SEP E SOGERIT

Un'immagine da un'aula di una commissione in Regione Lazo
Un’immagine da un’aula di una commissione in Regione Lazo

Non è andata troppo bene l’audizione in Commissione Rifiuti della Regione Lazio del 24 settembre se, a distanza di due giorni, il Comitato Mazzocchio ha pubblicato un post dalla sua pagina Facebook che, oltre ad essere un grido di dolore, presenta tutti i crismi di una rottura con le parti istituzionali coinvolte, nell’ottica di azioni legali tese a un unico obiettivo: la chiusura degli impianti degli Ugolini presso la zona industriale di Mazzocchio.

Da Sin a Destra: l’assessore all’ambiente Regione Lazio Valeriani, l’assessore all’agricoltura Onorati, il consigliere regionale PD La Penna, l’amministratrice SEP Silvestri e il direttore tecnico SEP Petruccianni

Già in audizione era stata notata l’assenza dell’Assessore regionale al Ciclo dei Rifiuti e impianti di trattamento Massimiliano Valeriani e della Direttrice del Ciclo Rifiuti della Regione Lazio Flaminia Tosini. I consiglieri regionali Angelo Tripodi e Gaia Pernarella hanno inoltre posto l’accento su un fatto che, in effetti, cozza con la reale volontà di svolta per il superamento dei problemi miasmi a Mazzocchio. L’impianto della Sep, infatti, risulta ancora presente nel nuovo Piano Rifiuti di Regione Lazio

Sarà stato tutto questo insieme di fattori, fatto sta che dal Comitato Mazzocchio non si dimostrano per niente soddisfatti e definiscono l’audizione regionale come un sostanziale nulla di fatto.

Lottiamo per la chiusura della SEP e della SOGERIT – così aprono i cittadini del Comitato – Sedici anni di sofferenze e fastidi hanno affinato i nostri nasi e le nostre percezioni. E sappiamo bene che i mesi più freddi fanno diminuire di per sé la sensazione di odori molesti ma non diminuiscono l’impatto con il territorio. E ci è molto difficile scommettere su un “tentativo di revamping” così, come proposto dall’attuale dirigenza, che probabilmente si protrarrà fino alla prossima bella stagione per scoprire che, una volta ancora, siamo punto e a capo”.

Da Sin a Destra: Pasqualino Pisano del Comitato Per la Salute e Ambiente di Pontinia, Emilio Altobelli del Comitato Fontanile di Sonnino Scalo, Luigi Cellini del Comitato di Mazzocchio e Enzo Musilli del Comitato Boschetto, Macalè, Gricilli

Poi la dichiarazione di intenti che non lascia molti dubbi su quali siano i propositi: “Il Comitato di Mazzocchio oggi prende una posizione che più chiara di così non si potrebbe. Perché dopo aver chiesto chiarimenti (invano) sui tempi di un miglioramento che viene prorogato ad libitum (nella migliore tradizione già insegnata dalla dottrina del privato che possiede la SEP e la SOGERIT) – sia l’amministratrice giudiziaria Carmen Regina Silvestri  che il tecnico di stabilmento l’ingegner Petrucciani hanno promesso miglioramenti sul lato miasmi nei prossimi mesi, senza offrire date o, quantomeno, periodi determinati – ogni nostra richiesta sarà condotta per portare ALLA CHIUSURA DELLA SEP E DELLA SOGERIT fino a che le condizioni di operatività dell’azienda non raggiungano gli standard di legge. Invochiamo su questa azienda che funesta le nostre giornate e le nostre esistenze ogni sorta di controllo (programmato o a sorpresa) dell’intero ciclo di lavorazione da parte degli organi di controllo preposti (Arpa, in primis) affinché ci venga chiarito se ciò che avviene al suo interno sia pienamente regolare, poiché appare veramente incredibile che simili condizioni di odori si possano generare da un impianto che opera nel contesto della legge. Pur salvaguardando la buona fede degli attuali amministratori nominati dal Tribunale, ci preme sapere se le condizioni di operatività dell’impianto in questo momento corrispondano ai criteri di legge. Annunciamo, fin da subito, che la campagna del silenzio e della prudenza per noi è da considerarsi rotta, anche alla luce dei a dir poco deludenti risultati dell’ultima riunione di commissione regionale sull’argomento dove ancora, seppure anche con interventi lodevoli, si è arrivati ad un sostanziale nulla di fatto

Comitato di Mazzocchio - Luigi Cellini
Comitato di Mazzocchio. A destra Luigi Cellini

Per tanto, in queste settimane chiederemo agli altri comitati e alla cittadinanza interessata, un contributo in forze per la presenza, non solo nelle piazze. Ma fin da subito chiediamo aiuto di tecnici, operatori del settore, di esperti o conoscenti del ramo legale, ambientale, amministrativo e tecnico/scientifico, capaci di aiutarci ad estendere e centrare al meglio gli obbiettivi che ci stiamo prefissando. Insomma, chiediamo a tutti di uscire dal cammino della protesta e di entrare in quello della battaglia per la nostra salute. Una battaglia condotta, naturalmente, con tutti gli strumenti che la democrazia, la civiltà e una incrollabile vocazione non-violenta ci mette a disposizione. Ma battaglia vera, su ogni fronte, per ottenere quello che da sedici anni manca nel nostro territorio, coperto da un velo che non è solo puzza, ma è anche distorsione dei fatti, della Giustizia, di un senso di serenità mancante che bussa alle finestre quasi sempre chiuse delle nostre case e ci costringe ad andare lontano alla ricerca di un rifugio. Amici, vicini di casa, parenti, concittadini e residenti dei comuni limitrofi. Siete tutti colpiti da questa “sciagura” e credo che vogliamo tutti soltanto una cosa, il ripristino della legalità nel nostro territorio. 
Per ottenerlo dobbiamo sentirci più che alleati, ma parte di uno stesso gruppo e prepararci a fare ognuno qualcosa per ottenere il risultato, coordinandoci, condividendo le idee. Chiudiamo la stagione del silenzio. Facciamo tornare a parlare la legalità
Contattaci qui, in privato o pubblicamente, dateci la vostra disponibilità, dite voi a noi come potete aiutarci a salvaguardare il nostro territorio da questa sciagura. Noi vi ascolteremo e insieme valuteremo tutte le possibilità”.

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