La Conferenza Stato-Regioni, che si è riunita oggi, 2 ottobre 2025, ha approvato – insieme al riparto del contributo alla finanza pubblica per il periodo 2026-2029 – l’impegno del Governo a inserire nel primo provvedimento utile una norma storica che prevede la cancellazione della restituzione delle anticipazioni di liquidità concesse alle Regioni.
In particolare, saranno cancellati: i debiti relativi alle anticipazioni per disavanzi sanitari (art. 2, comma 46, della legge n. 244/2007); i debiti relativi alle anticipazioni per pagamenti di debiti commerciali (decreto-legge n. 35/2013, artt. 2 e 3, comma 1).
La norma comporta l’eliminazione di 31 miliardi di euro di debito dai bilanci delle Regioni a Statuto ordinario, con un effetto rilevante sullo stato patrimoniale degli enti e sulla loro capacità di investimento.
Per garantire la sostenibilità dell’operazione, le Regioni continueranno a versare allo Stato – fino al 2051 – gli stessi importi delle attuali rate, trasformati in contributi alla finanza pubblica. Contestualmente, sarà posto un tetto all’utilizzo dell’avanzo di amministrazione, con un impatto complessivo di 1,172 miliardi fino al 2034. Dal rendiconto 2025, il Fondo anticipazioni di liquidità (FAL) non sarà più accantonato nel risultato di amministrazione.
Per la Regione Lazio, la misura rappresenta una riduzione del debito di circa 13 miliardi di euro, pari a oltre 2mila euro per cittadino, e la possibilità di attivare un piano straordinario di investimenti da 500 milioni di euro entro il 2029.
“Si tratta di una svolta storica. Il provvedimento, infatti, non comporta per ora effetti diretti sulla spesa corrente o sulla riduzione della pressione fiscale, ma libera risorse importanti per investimenti strategici, con effetti positivi attesi anche sul PIL nazionale. Ci auguriamo che, in un prossimo futuro, anche grazie all’effetto moltiplicatore di questi investimenti, si possa valutare la restituzione di tale contributo alle Regioni, da destinare alla riduzione della pressione fiscale o al cofinanziamento dei fondi di coesione, sui quali si addensano nubi causati dalla Commissione europea. Ringrazio il Governo Meloni, in particolare i ministri Giancarlo Giorgetti e Roberto Calderoli, per aver dimostrato attenzione e sensibilità su un tema cruciale per l’equilibrio finanziario delle Regioni. Un ringraziamento sentito va anche ai colleghi delle altre Regioni, in particolare Campania ed Emilia-Romagna, per il percorso condiviso che ha portato a questo straordinario risultato. Desidero inoltre sottolineare l’atteggiamento costruttivo della Regione Lombardia che, pur non avendo un beneficio diretto dalla cancellazione del FAL, ha sostenuto con convinzione l’intervento. Infine, un plauso al Presidente Massimiliano Fedriga, che con grande equilibrio ha condotto la Conferenza delle Regioni all’unanimità, su una misura tutt’altro che scontata. Siamo pronti a scrivere una nuova pagina per il futuro del Lazio e del Paese mettendo a frutto questa opportunità storica per rilanciare gli investimenti, sostenere la crescita e preparare il terreno alle sfide dei prossimi anni”, hanno dichiarato il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, e l’assessore al Bilancio, Giancarlo Righini.
“Un risultato senza precedenti, che conferma la credibilità e l’autorevolezza del percorso intrapreso dall’amministrazione Rocca“. Lo dichiara Roberta Angelilli.
“Desidero ringraziare il presidente Francesco Rocca e, in particolare, l’assessore al Bilancio, Programmazione economica, Agricoltura e sovranità alimentare, Caccia e Pesca, Parchi e Foreste Giancarlo Righini per il grande impegno e il lavoro svolto. Un’azione corale e autorevole anche grazie al supporto del governo Meloni che ha permesso di ottenere un risultato storico, aumentando i margini di manovra per la gestione delle risorse regionali e rafforzando le strategie già avviate attraverso la programmazione europea. Fin dal suo insediamento, l’assessore Righini ha portato avanti in maniera meticolosa un’opera di risanamento delle finanze regionali, senza far ricorso a nuovo debito e riducendo di un miliardo e mezzo quello ereditato, tutti risultati certificati dall’outlook positivo delle principali agenzie di rating e dal giudizio di parificazione sul Rendiconto generale della Regione Lazio per l’esercizio finanziario 2024 da parte della Corte dei Conti. Il risultato raggiunto è anche il frutto del lavoro costante di razionalizzazione e rigore portato avanti in questi due anni, che ha rafforzato la posizione della Regione Lazio, riconosciuta anche dalle principali agenzie di rating per la solidità della gestione finanziaria e le prospettive di crescita. Come vicepresidente della Regione Lazio – conclude Angelilli – esprimo grande soddisfazione per questo importante traguardo, che ci consente di guardare con fiducia al futuro. Continueremo a lavorare con responsabilità, visione strategica e serietà per fare del Lazio un modello di buona amministrazione, sviluppo sostenibile e competitività”.
“Un grande successo che rilancia la possibilità di nuovi ingenti investimenti per i nostri territori. Apprendo con grande soddisfazione la decisione emersa dalla Conferenza Stato-Regioni, che cancella la restituzione delle anticipazioni di liquidità (Fal). Una misura che produrrà una riduzione del debito della Regione Lazio di circa 13 miliardi di euro e la conseguente possibilità di realizzare un piano straordinario di investimenti da 500 milioni entro il 2029. Facciamo un nuovo ulteriore grande passo in avanti verso il risanamento dei conti della sanità con la prospettiva di poter puntare in futuro alla riduzione della pressione fiscale per i nostri cittadini. Si tratta di una enorme vittoria per tutta la squadra del governo di centrodestra, in primis del presidente Rocca e dell’assessore Righini, così come di tutta la coalizione che amministra la nostra regione. Il lavoro di squadra paga e sono certo che continuando su questa strada regaleremo nuove opportunità di sviluppo e crescita per tutto il territorio laziale”.
Lo dichiara in una nota Enrico Tiero, presidente della commissione Sviluppo economico e Attività produttive del Consiglio regionale del Lazio.