Nel Consiglio Comunale di Sabaudia, l’esponente di Fratelli d’Italia, Vincenza Avvisati, torna a parlare delle concessioni balneari
“La regolarità del procedimento di gara si verifica anche dagli esiti della gara medesima. Cinque, ripeto cinque, delle otto strutture in gara sono state aggiudicate ad un unico Operatore economico”, così esordisce nel consiglio comunale di Sabaudia, l’esponente di Fratelli d’Italia, Vincenzo Avvisati.
“L’errore di impostazione della procedura di gara c’è ed è evidente perché, stando agli esiti delle aggiudicazioni, le gare indette avrebbero addirittura consentito l’affidamento di tutte le otto piazzole anche ad un unico operatore.
Invece di bandire gare separate, si doveva indire un’unica gara per tutti i lotti, con la possibilità per gli Operatori di aggiudicarsi un solo lotto.
Questa impostazione avrebbe garantito la massima concorrenza, riducendo i costi e la complessità della partecipazione, con riduzione anche dei rischi per il Comune, perché il soddisfacimento delle esigenze pubbliche sottese all’affidamento de servizi non sarebbe dipeso da un unico operatore.
Non posso ritenere, neanche lontanamente, che l’obiettivo di questa maggioranza fosse quello di consentire l’affidamento di tutte le strutture del lungomare ad un unico Concessionario.
L’aggiudicazione di cinque piazzole su otto ad un unico soggetto sta a significare che oltre il 60% delle strutture di supporto alla balneazione potrebbe essere gestito da un solo operatore al quale è anche assegnata la gestione della spiaggia della Città delle dune che se non erro è di mezzo chilometro.
Ci troviamo invece di fronte ad una situazione che si può definire ibrida tra il monopolio e l’oligopolio.
E’ evidente che l’esito di questa procedura non può essere condivisa sul piano logico, prima ancora che sul piano normativo, e penso che, nel profondo dell’animo, nessuno in questa aula condivida l’impostazione data alla gara.
La cosa che però infastidisce è che Lei Sindaco sbandieri, ai quattro venti, con granitica convinzione, che è tutto regolare e sembra non porsi una benché minima preoccupazione.
Lo sa che Le dico: tempo al tempo! Conservo le Sue interviste ai quotidiani locali, vedremo in che modo il tempo risulterà galantuomo.
Sono convinto che da qui a breve saremo costretti ad assistere ad altre pubbliche giustificazioni sugli sviluppi di questa gara mentre dei servizi alla balneazione, per la stagione balneare 2025, non ci sarà neanche l’ombra.
Vede Sindaco errare è nella natura dell’uomo. Non ammettere gli errori davanti all’evidenza solare dei fatti risulta inaccettabile, sotto ogni profilo, tanto più che qui stiamo parlando di servizi e sicurezza per i bagnanti.
Non sta a me in questa sede elencare le norme, le disposizioni legislative, le prescrizioni che regolano i procedimenti di gara per la gestione dei beni demaniali, che lascio volentieri a chi di competenza, ma una cosa appare certa: emerge approssimazione nella cura di aspetti importanti di amministrazione che rischiano di creare disservizi e fare danni.
Una cosa la voglio dire: come si può indire una gara prevedendo che un unico operatore possa aggiudicarsi tutte e otto le concessioni, con investimenti importanti, per gestire strutture impegnative per una sola stagione balneare?
Dove sta il piano economico finanziario che giustifichi l’investimento, valuti il ritorno economico e soprattutto verifichi la congruità dell’iniziativa? Perché in sede di gara non è stato richiesto il possesso dei requisiti economici e finanziari?
Lei probabilmente dirà che anche questo in fondo è un rilievo strumentale della minoranza, che vuoi che sia se si verifichi o meno se l’affidatario ha la capacità economica e finanziaria per assumere un impegno contrattuale di questa portata. Sappia Sig. Sindaco, che non è cosi: le gare devono rispondere a precise regole anche per non esporre gli Operatori a rischi. Ritengo che in questa procedura i rischi ci siano; spero solo di sbagliarmi.
Concludo dicendo che la corretta organizzazione del Comune e la legittimità degli atti emanati è nelle mani di una amministrazione attenta, presente e che non operi per approssimazione successiva ma che fornisca, nel rispetto dei ruoli, funzioni e competenze, le giuste direttive e, se necessario, assuma anche le iniziative per porre i rimedi, prima che sia troppo tardi”.