POSTI PER L’ASILO NIDO A LATINA, COCHI (LEGA): “CERCHIAMO DI COLMARE IL GAP”

La consigliera comunale Pina Cochi, membro della commissione istruzione, traccia il quadro delle criticità sui posti per accedere all’asilo nido

In commissione istruzione del Comune di Latina quest’oggi il commissario Pina Cochi si è prodigata per illustrare le soluzioni che gli assessorati Istruzione e Lavori pubblici stanno trovando per risolvere l’annoso problema della penuria di posti disponibili per accedere all’asilo nido, considerato che a oggi c’e una lista di attesa di 125 posti.

“E l’impegno è duplice: da una parte stiamo cercando di colmare il gap, trovando soluzioni nelle varie strutture comunali esistenti e pianificate per il futuro, dall’altra questa è una battaglia sociale di estrema importanza perché, dato che Latina è stata proclamata città delle donne, consente proprio alle stesse di emanciparsi ulteriormente, combinando ottimamente l’attività occupazionale con le esigenze familiari e affettive” ha detto la consigliere comunale Pina Cochi.

La soluzione, quindi, è quella di ampliare le disponibilità dei posti negli asili nido cittadini, che ha trovato nel futuro disponibilità nel progetto griffato Pnrr inerente la demolizione dell’ex Icos all’interno del progetto ‘A gonfie vele’: sorgendo un edificio polifunzionale si creeranno 60 posti per l’asilo nido. Inoltre l’ente comunale ha partecipato ad un bando regionale per trasformare una parte della scuola dell’infanzia di Via Ezio che fa capo all’istituto comprensivo Giovanni Cena, per accogliere 25 bambini. Intanto, l’amministrazione Celentano ha proseguito il lavoro di messa in sicurezza e antincendio per 4 asili nido, riattivando un finanziamento che era stato perso dalla precedente amministrazione, a cui fa seguito un recupero di un fondo regionale per l’asilo nido di Latina scalo.

“La prima risposta affrontando queste criticità è stata quella di analizzare i dati, acclarate le carenze strutturali a oggi non possiamo che fornire una soluzione a cui stanno seguendo iter che porteranno a una maggiore inclusività e a una autentica continuità all’interno del percorso scolastico, con bimbi che da 0 a 6 anni godranno di un armonico sviluppo psicopedagogico vissuto all’interno della stessa struttura” ha concluso Pina Cochi.

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