PESTA A SANGUE IL TITOLARE DEL MINI MARKET: BALDASCINI RIMANE IN SILENZIO

Matteo Baldascini
Matteo Baldascini

Arrestato per aver aggredito e picchiato il titolare del mini market in Via Milazzo a Latina: si è svolto l’interrogatorio di garanzia

Si è avvalso della facoltà di non rispondere, il 22enne di Latina, Matteo Baldascini, difeso dall’avvocato Alessia Vita. Il giovane, che si trova ristretto nel carcere di Latina, ha scelto di rimanere in silenzio dinanzi al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina, Barbara Cortegiano.

Il suo ennesimo arresto è avvenuto all’esito di articolate indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Latina. Sono stati i Carabinieri della Stazione di Latina, guidati dal luogotenente Ludovico Iagnocco, ad eseguire un’ordinanza applicativa di misura cautelare detentiva emessa dal Gip Cortegiano nei confronti di Matteo Baldascini, gravemente indiziato di una violenta estorsione commessa nel capoluogo, lo scorso 2 aprile, a seguito della quale la vittima ha riportato diverse contusioni e una frattura al naso.

Le investigazioni dei Carabinieri hanno permesso di ricostruire, in modo chiaro e puntuale, quanto accaduto: già durante il primo intervento, i militari hanno circostanziato e approfondito tutti gli elementi raccolti con numerosi riscontri oggettivi e, all’esito di una complessa e articolata attività di indagine, l’Autorità Giudiziaria ha emesso nei confronti dell’indagato, ferma restando la presunzione di innocenza, una ordinanza di custodia cautelare in carcere.

Nello specifico l’arrestato, in quella serata, noncurante della presenza di alcuni avventori, al rifiuto della gratuita concessione di alcune birre – cosa che dalla ricostruzione dei militari dell’arma era già avvenuta in passato, richieste estorsive alle quali la vittima ha sempre aderito per timore di ritorsioni – ha aggredito un commesso di un negozio di alimentari che si trova in Via Milazzo, minacciandolo, anche di morte, proseguendo nell’azione delittuosa anche al di fuori dell’esercizio commerciale, evidenziando come tutti gli esercenti avessero paura di lui, affermando quindi il suo predominio in quelle zone, lasciandolo a terra tramortito, per poi allontanarsi dal luogo degli eventi. L’uomo aggredito è di origine indiana.

I Carabinieri hanno arrestato Baldascini nella casa che occupa abusivamente al Colosseo con la famiglia. Peraltro, il mini market preso di mira dal 22enne è lo stress che ha subito una rapina lunedì scorso. Esclusa la presenza di Baldascini, mentre i Carabinieri sono sulle tracce del bandito che si è presentato incappucciato e ha ferito ad una mano il dipendente. È stato proprio il titolare del negozio a sporgere denuncia presso la caserma dei Carabinieri che sono arrivati all’identità di Baldascini grazie alla descrizione fornita dalla vittima e anche dalle immagini della video-sorveglianza.

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Il 22enne Baldascini, che deve rispondere in un procedimento anche tentato omicidio – ha accoltellato un coetaneo nel marzo 2021 -, ha ormai accumulato un serie impressionanti di episodi violenti. Il giovane, a novembre 2023, si è trovato davanti a un giudice del Tribunale per rispondere di stalking e lesioni contro un coetaneo, sempre per motivi di gelosia nei confronti della ragazza. Poco prima si era verificata l’aggressione, perpetrata insieme al padre Paolo Baldascini, contro Roberto Toselli, prima pentito, poi non più collaboratore di giustizia.

E ancora, Baldascini, il mese prima dell’arresto per rapina e evasione dai domiciliari (settembre 2022), era stato condannato anche per aver aggredito una ragazza al Lido di Latina e si trovava già ai domiciliari con l’accusa di stalking nei confronti del coetaneo.

Il 13 ottobre 2022, secondo la ricostruzione della Questura di Latina, Baldascini, nonostante fosse sottoposto alla misura restrittiva degli arresti domiciliari, si era allontanato dalla propria abitazione e, giunto nei pressi di un bar adiacente il Centro Commerciale “Latinafiori”, aveva aggredito un uomo allo scopo di rapinarlo del portafogli, contenente circa 800 euro in contanti, nonché del suo smartphone del valore di circa 600 euro.

Già attenzionato dalla Polizia per rapine e violenza nell’ambito delle bande giovanili, il 21enne è nipote dell’omonimo nonno e figlio di Paolo Baldascini (leggi link di approfondimento) che ha scontato la pena per l’omicidio preterintenzionale di Giorgio Soldi pestato a morte nel 2008 in Piazza della Libertà. Un nome quello dei Baldascini che lo stesso giovane, nelle sue scorribande violente, spende per incutere timore.

A gennaio 2023, per Baldascini è arrivata anche la sorveglianza speciale a cui è tuttora sottoposto. Paolo Baldascini, padre del 21enne, è appartenente ad una famiglia da sempre considerata vicina al clan dei Casalesi, ossia alla consorteria retta da Ettore Mendico detto “Bertoldo” (impiantata a Castelforte e SS. Cosma e Damiano), condannato nel processo Anni ’90 (quello iniziato dalla denuncia, poi ritrattata in Aula, di Antonio Ciarelli). Anche Matteo (il padre di Paolo) e Mario Baldascini furono condannati insieme al boss Mendico, considerati la vera guardiania dei Casalesi a “Latina città” dalla metà degli anni Novanta.

A febbraio scorso, l’ultimo arresto per un pestaggio nei confronti di un giovane lasciato per terra in piazzale Toscanini a Latina, vicino al Mercatino di via Verdi e all’ospedale Santa Maria Goretti, nella prima mattinata del giorno di Natale 2024. Per quest’ultimo episodio, il 22enne è stato scarcerato.

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