STRAGE DI CISTERNA: “ALESSIA E MARTINA MI HANNO: “MAMMA, DEVI VIVERE”

Antonietta Gargiulo
Antonietta Gargiulo

È stata intervistata dalla giornalista Francesca Mannocchi Antonietta Gargiulo, unica sopravvissuta alla tragedia di Cisterna di Latina, avvenuta l’8 marzo 2018, quando il marito, il carabiniere Luigi Capasso, le sparò, uccise le loro due figlie e poi si suicidò. L’intervista è andata in onda nel corso della trasmissione televisiva “Propaganga Live” su La7.

“Non ci sono parole giuste da dire a una donna che è sopravvissuta a un femminicidio”, ha detto Mannocchi introducendo il servizio. “Antonietta ha accolto il mio pudore con il sorriso di chi ha trasformato il dolore in una forza. Per sé e per gli altri”.

Con voce ferma, Antonietta Gargiulo ha ripercorso il giorno in cui le è stato comunicato che Alessia e Martina, le sue bambine, non c’erano più. “Le mie figlie con la morte sono due concetti incompatibili” ha detto. “Perché erano piene di vita, piene d’amore”.

Dal letto d’ospedale, nel momento più buio, ha sentito una spinta interiore: “Era come se Alessia e Martina fossero alla mia destra e mi dicessero: mamma, tu devi vivere. Anche per noi.” È da quel momento che Antonietta ha scelto di alzarsi e di lottare. “Ho preso la mia dignità che il mio assassino voleva togliermi e ho deciso di portare avanti la mia battaglia: per la verità, per la giustizia, per tutte le donne.”

La sua voce si è fatta denuncia: contro l’omertà, contro un sistema che non ha saputo proteggerla, contro il maschilismo che troppo spesso mette in dubbio la parola delle vittime. “Noi eravamo prigioniere della paura. E lui lasciato libero, armato. Mi sono sentita dire: stai esagerando. Invece è stato molto peggio”.

Antonietta ha voluto anche lanciare un messaggio forte alle nuove generazioni: “Non esiste l’amore malato. L’amore non ti chiude in una prigione, non ti vuole morta. L’amore ti rispetta, ti aiuta a crescere. Dire ‘amore malato’ manda in confusione i giovani”.

La sua testimonianza si chiude con una verità ineludibile: “Due bambine che avevano preparato lo zaino per andare a scuola non vedono più la luce del sole. Abbiamo fallito tutti. È un fallimento per tutti. Abbiamo perso”.

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