AMPLIAMENTO PIAZZALE PER I RIFIUTI, CONSIGLIO DI STATO BOCCIA IL COMUNE DI APRILIA

Impianto ad Aprilia di Rida Ambiente

Il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso del Comune di Aprilia contro la realizzazione di un nuovo piazzale di stoccaggio rifiuti della Rida Ambiente. La sentenza, depositata il 15 aprile, conferma la legittimità dell’autorizzazione concessa dalla Regione Lazio.

Leggi anche:
AMPLIAMENTO RIDA AD APRILIA. ALTISSIMI SMENTISCE MOSCARDELLI E FORTE: “BUGIARDI E FALSI, VERGOGNATEVI”

La vicenda inizia con la determinazione della Regione Lazio che, nel luglio 2020, ha autorizzato Rida Ambiente a realizzare una nuova area di stoccaggio in zona agricola, a circa 200 metri dall’impianto di trattamento meccanico-biologico (TMB) in via Valcamonica: un piazzale da oltre 27.000 metri quadrati, dove verranno stoccati rifiuti destinati al recupero energetico (R13) e allo smaltimento (D15).

Il Comune di Aprilia aveva contestato il progetto, ritenendolo illegittimo per diversi motivi: assenza di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) e Valutazione Ambientale Strategica (VAS), violazione delle norme urbanistiche, carenza di istruttoria su viabilità e necessità effettiva dello stoccaggio. Il Tar del Lazio, già nel 2022, aveva già respinto il ricorso dell’Amministrazione comunale, all’epoca guidata dal sindaco Antonio Terra. Ad ogni modo, il Comune ha fatto ricorso al Consiglio di Stato che si è espresso.

“La modifica autorizzata non rappresenta un artificioso frazionamento dell’impianto per eludere le norme ambientali. Si tratta – spiega Palazzo Spada – di un intervento limitato e tecnicamente giustificato, che non comporta nuove attività di trattamento rifiuti né aumenti di capacità tali da richiedere ulteriori verifiche”.

Articolo precedente

“FRATONE” SI AUTOCELEBRA E CELEBRA DUE ANNI DI ROCCA

Articolo successivo

UN ALTRO IMPIANTO RIFIUTI AD APRILIA: VIA LIBERA A QUELLO CHE TRATTA I FANGHI IN VIA DEL CAMPO

Ultime da Giudiziaria