È lucida l’analisi di Pietro, l’utente che, con un messaggio social, ha spiegato le sue impressioni su Scauri, il lungomare di Minturno dove si celebra ogni anno un turismo senza regole, spregiudicato e predatorio a detrimento degli stessi cittadini residenti nella bella e caratteristica località del Sud Pontino. Pietro (omettiamo il cognome) è un turista che solo oggi ha lasciato Scauri per tornare nella sua città e, pur amando il territorio che questa estate lo ha ospitato, non si sottrae dal dire la suo opinione senza partigianerie e con l’autorevolezza dell’indipendenza derivante dal fatto che non ha interessi di sorta, né mire economiche, politiche e di altro genere. In due parole, uno sguardo sereno, il suo, e venato di amarezza per una terra che da troppi anni vede un turismo selvaggio e senza un indirizzo.
Carissimi Scauresi Scauresi (ndr: il gruppo Facebook dove Pietro ha scritto il suo post), ho seguito per tutta l’estate i dibattiti che si sono susseguiti su questo spazio. Domani parto, e volevo condividere un pensiero.
Quel che mi resta dopo questa estate passata qui, e i tanti discorsi letti e ascoltati, è una profonda sensazione di amarezza, come quando si vede qualcosa di sprecato, senza che neanche il possessore si renda conto di quel che perde. Perché ci vuole davvero solo tutta la tolleranza di una popolazione a tratti inerme per lasciarsi depredare nei modi che quotidianamente si vedono…ci vogliono occhi chiusi per non vedere un mare ridotto a fogna, e il dibattito si concentra e incancrenisce tra chi vuole che ciò si renda pubblico e chi invece preferisce adombrarlo, anziché associarsi, armarsi e intraprendere una battaglia seria. Ci vuole tolleranza estrema per accettare l’immondezzaio che quotidianamente si riversa su strade e campagne, il parcheggio selvaggio, le stradine intasate dalle auto, le officine che si espandono e occupano i marciapiedi, l’acqua del rubinetto che diventa stranamente marrone, le carovane di camper che trovano sosta (e scarichi) in strade e piazze.
Potrei continuare con un elenco lunghissimo, ma quel che rende il tutto davvero amaro, è che non vedo, non sento, non percepisco l’interesse o la coscienza a migliorare la situazione, ad avere un progetto di riqualificazione serio e concreto. Dibattiti qui dicono che la qualità del turismo che si riversa nella nostra cittadina sia il riflesso di case fatiscenti, prezzi troppo alti, mancanza di divertimenti…io aggiungerei che il servizio (non solo quello privato) che si offre richiama il tipo di turismo (la gente) che ci ritroviamo.
Ma è il turista che crea l’ambiente, o l’ambiente che forgia il turista (nel senso lo induce a comportarsi in una determinata maniera)?
Per esempio, che turista ci si può aspettare se costui sbarcando dal treno la domenica trova parcheggio selvaggio, sporcizia, mancanza di indicazioni e ragazzini vocianti? E cosa sarebbe se invece ci fossero marciapiedi, giardini, fontane, panchine, orari degli autobus e magari vigili a fare rispettare le regole? Cosa racconterà un eventuale turista tedesco ai suoi compatrioti se (più o meno malauguratamente) passerà una settimana a Scauri?
Paragoni con Gaeta, Sperlonga e Terracina non reggono, la qualità qui è bassissima, e i prezzi non sono così alti, se paragonati ad altre località simili. Il problema, lo ripeto, è che non vedo un progetto a lungo temine, ma solo interessi senza lungimiranza, atti a riempire case di famiglie multiple e lidi di persone, e magari senza pagare poi molto per riqualificare il turismo. Si accontentano di poco gli Scauresi, aggrappandosi ad un turismo poco educato, senza vedere la possibilità di un turismo che potrebbe vivere questo territorio da marzo ad ottobre, come accade in tante altre parti di Italia. Che potrebbe arricchire il territorio senza costringere più la gente ad emigrare, o semplicemente a sottostare a tutto quello che si vede quotidianamente.
Ora, se il cittadino si può organizzare per sollecitare le istituzioni, le istituzioni dovrebbero essere talmente illuminate da avere un progetto a lungo termine, educando i cittadini, e sanzionando chi non si adegua. Ma a Scauri, vissuto sulla mia pelle per tutta l’estate, i vigili non intervengono neanche se chiamati, limitandosi a passare dal lungomare con i lampeggianti accesi, schivando macchine in divieto di sosta e orde di ragazzini senza casco.
Latitano le istituzioni, ma secondo me latitano i cittadini, che oltre al seppur lecito sfogo su internet, non si organizzano per pretendere dalle stesse istituzioni ciò che gli sarebbe dovuto come sacrosanto diritto, donato dalla fortuna di essere in un territorio spettacolare dal punto di vista paesaggistico, includendovi Suio, Monti Aurunci, Parco del Monte di Scauri, centro storico di Minturno, campagne delle frazioni, siti archeologici…
Buona fortuna a tutti!