I sindacati dichiarano lo stato di agitazione del personale della Cooperativa sociale OSA aggiudicataria dei servizi sociali Comune di Latina
A sottoscrivere la dichiarazione di stato di agitazione Vittorio Simeone (FP Cgil Frosinone-Latina), Enza Del Gaudio (Cisl FP Latina), Ida De Masi (Uil Fpl Latina) e Enzo Quaranta (Usb Latina).
È imminente – dichiarano – la scadenza della proroga dell’appalto per la gestione dei servizi sociali attualmente gestiti dalla Cooperativa OSA per quanto riguarda i servi sociali comunali (Servizio assistenza domiciliare, centri diurni, integrazione scolastica).
A fronte di numerose richieste di confronto avanzate nell’anno 2023, 2024 e 2025, aventi ad oggetto la piena attuazione della clausola sociale nessuna garanzia è stata offerta, da parte del Comune di Latina, ai dipendenti ed alle dipendenti della predetta Cooperativa sotto il profilo normativo ed economico (monte ore settimanale, livello, scatti economici etc.).
Dalla lettura del Capitolato di appalto sui servizi garantiti dai centri diurni, apparso sul sito ufficiale del Comune di Latina e poi ritirato in autotutela, è palese la riduzione dei servizi e gli orari di lavoro settimanali dei dipendenti.
Le donne delle pulizie da 20 ore a 10 ore, gli autisti da 30 ore a 25 ore,le coordinatrici da 30 ore a 25 ore, le educatrici da 27 ore a 20 ore, le settimane pagate da 52 annue a 50, manca la garanzia della salvaguardia degli scatti di anzianità. La pubblicazione del Capitolato di appalto per il servizio di assistenza domiciliare presenta criticità ulteriori in quanto il costo del lavoro riportato sul capitolato generale non rispecchia le tabelle ministeriali di riferimento (gennaio 2025) non è stato preceduto da alcun confronto concreto atto a garantire la predetta salvaguardia dei livelli normativi ed economici attualmente goduti dai dipendenti della Cooperativa OSA.
Nessuna garanzia è stata offerta per il servizio d’integrazione scolastica in favore di fasce deboli di giovani cittadini che, in assenza, di adeguate garanzie sulla entità dei finanziamenti e dell’ordinato passaggio di competenze comunali dal Dipartimento dei Servizi sociali a quello della Pubblica Istruzione, rischiano un significativo ridimensionamento del servizio fruito in corso d’anno scolastico; che l’amministrazione comunale, più volte, ha garantito la salvaguardia dei servizi sociali erogati alla Cittadinanza e la salvaguardia dei posti di lavoro, anche ricorrendo allo strumento della variazione di bilancio ; che l’incontro avvenuto il 18 marzo nella sala consiliare comunale ha dimostrato che alle parole non sono seguiti i fatti per cui occorre mettere in campo tutte le azioni di mobilitazione sindacale consentite dalla vigente normativa (sciopero, sit-in sottola torre civica, coinvolgimento delle famiglie e delle associazioni di settore) al fine di salvaguardare i servizi sociali resi in favore della cittadinanza ed i legittimi diritti delle Lavoratrici e dei Lavoratori impegnati nelle delicate attività di cura quotidiane in favore di anziani, minori e cittadini diversamente abili sotto il profilo fisico o psichico.
I sindacati dichiarano lo stato di agitazione del personale in servizio presso la Cooperativa OSA aggiudicataria dei servizi sociali del Comune di Latina.