BALNEARI, FI: “NEL LAZIO UNA PL CHE ANTICIPA IL DIBATTITO NAZIONALE SULLE CONCESSIONI BALNEARI”

La proposta di Legge “Norme destinate agli enti locali in materia di disciplina dei criteri e dei requisiti per la redazione dei bandi finalizzati all’affidamento di concessioni demaniali marittime per finalità turistico-ricreative e/o sportive della Regione Lazio! depositata in Consiglio regionale del Lazio dal presidente della commissione Lavoro, Orlando Angelo Tripodi (Forza Italia), anticipa il dibattito nazionale, ha voluto, infatti, affrontare il problema delle concessioni in maniera strutturata, cercando di dare certezze normative agli enti locali , evitando il rischio di contenziosi e garantendo una transizione ordinata verso il nuovo sistema.

Oggi il Ministro Matteo Salvini si è espresso sul tema dichiarando che le gare per le concessioni balneari, per giunta senza indennizzi agli uscenti, non sono più una priorità per l’Europa, “perché a Bruxelles qualcuno non ha capito il cambio di paradigma che di ora in ora muta”.

“In un momento in cui il futuro delle concessioni balneari è al centro di un acceso dibattito politico e giuridico – spiega Tripodi – questa iniziativa legislativa rappresenta un tentativo concreto di trovare un equilibrio tra le esigenze di concorrenza e la necessità di salvaguardare chi ha investito e lavorato in questo settore per anni. L’idea è quella di fornire ai Comuni linee guida chiare e criteri uniformi per la gestione delle gare di assegnazione, garantendo da un lato la concorrenza e la trasparenza, e dall’altro una tutela per gli attuali concessionari, che negli anni hanno investito nelle proprie attività e che oggi si trovano in una situazione di incertezza”.

Il testo prevede che le concessioni vengano affidate attraverso procedure selettive pubbliche, ma introduce anche una serie di garanzie per chi già opera nel settore, cercando un equilibrio tra il rispetto delle regole europee e la necessità di non penalizzare chi ha costruito un’attività nel tempo. Un aspetto fondamentale della legge è proprio il riconoscimento del valore economico e imprenditoriale delle imprese esistenti, prevedendo meccanismi per evitare che gli attuali gestori vengano estromessi senza un adeguato riconoscimento.

Uno dei punti più rilevanti della proposta è proprio l’introduzione di un indennizzo per i concessionari uscenti. Questo significa che, nel caso in cui un nuovo operatore vinca la gara, dovrà compensare economicamente il gestore uscente, con aequo indennizzo.

Non solo: il testo prevede anche la valorizzazione dell’esperienza gestionale acquisita dagli attuali concessionari, un criterio che potrà essere tenuto in considerazione nelle nuove assegnazioni. Questo significa che chi ha già dimostrato di saper gestire una concessione in maniera efficiente e sostenibile non verrà automaticamente escluso dai nuovi bandi, ma anzi avrà un elemento di vantaggio rispetto a chi si affaccia per la prima volta al settore. Grande attenzione viene poi riservata ai lavoratori impiegati nelle attuali concessioni. La proposta introduce infatti clausole sociali che impongono al nuovo concessionario di garantire la continuità occupazionale del personale già impiegato, tutelando così le famiglie che da anni vivono grazie a queste attività.

La proposta di legge introduce un sistema di assegnazione che non si limita alla classica gara pubblica, ma prevede anche strumenti alternativi, come il partenariato pubblico-privato o il project financing. Questo consente agli attuali concessionari di presentare progetti di investimento e riqualificazione, proponendo idee innovative per migliorare i servizi e la sostenibilità delle strutture, mantenendo così un ruolo attivo nella gestione futura.

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