La vicenda tragica della giocane Margaret Spada vede coinvolto Marco Antonio Procopio, il medico accusato di omicidio colposo che ha lo studio anche a Latina
Rischia di aggravarsi la posizione dei due medici – Marco e Marco Antonio Procopio, padre e figlio – accusati di omicidio colposo per la morte di Margaret Spada, la ragazza di 22 anni deceduta a Roma nel corso di un’operazione di rinoplastica parziale nel centro di chirurgia e medicina estetica Procopio. Per i due potrebbero scattare altre accuse, anche profili amministrativi relativi alla struttura e alle procedure utilizzate per effettuare l’intervento.
ll sito del centro si apre con un capitolo “Da dove veniamo” in cui viene spiegato: “Il Brasile negli anni ’80 e ’90 rappresentava l’eccellenza per quanto riguarda le tecniche di chirurgia plastica. Per questo motivo il Dott. Marco Procopio dopo aver terminato gli studi di medicina e chirurgia presso l’Università di Padova decide di proseguire il suo percorso formativo a Rio de Janeiro, dove ha il privilegio di imparare e lavorare con un luminare della chirurgia estetica e ricostruttiva: il Dott. Ivo Pitanguy.
Seguendo il suo operato ha modo di imparare alcune tra le tecniche più innovative di chirurgia ricostruttiva, affinate poi presso i reparti di Microchirurgia e Grandi Ustionati di diversi ospedali di Rio. Seguendo i preziosi insegnamenti del grande chirurgo plastico Ivo Pitanguy, torna a Roma per trasmettere le tecniche e le competenze acquisite a chirurghi plastici selezionati sul territorio italiano. Il Dott. Marco Procopio con le sue scelte ha mostrato fin da subito una spiccata predisposizione verso la ricerca e lo studio di tecniche all’avanguardia ed è questo il motivo che lo spinge ad investire continuamente nella sua formazione e in quella della sua equipe”.
E in un paragrafo seguente, intitolato “L’équipe”, viene spiegato che “la nostra équipe è composta da 5 chirurghi plastici, un otorino, un neurochirurgo e chirurgo vertebrale, 2 esperti di epitesi facciale, uno psicologo, 2 anestesisti, 3 infermieri ed un ferrista. Più di 1.200 pazienti ogni anno si affidano alle competenze del nostro studio, stimolandoci alla ricerca di nuovi macchinari e prodotti, per raggiungere livelli di estetica sempre più elevati, mantenendo la sicurezza e la salvaguardia del paziente sempre al primo posto”.
Dopo la morte di Margaret Spada, che aveva individuato il chirurgo plastico su TikTok, i profili social ufficiali sono stati quasi tutti chiusi. Quel che rimane sono alcuni commenti sulla pagina del dottor Marco Antonio Procopio della piattaforma “Mio Dottore”, dove lui stesso presenta le sue attività: “Come primo studio svolgo la mia attività professionale principalmente a Roma, una delle città più belle del mondo, dove ricevo i miei pazienti presso il mio studio in zona Eur. Secondo studio a Latina presso la Torre Pontina”.
Come riporta Il Corriere della Sera, sui social le pazienti di Procopio si scambiano informazioni, fra cui i prezzi: un filler labbra 250-300, per il botox 300 euro. E sull’anestetico una donna dice che si può scegliere di non farlo, poi un’altra risponde: “Io l’anestetico me lo porto da casa ed è fantastico perché non sento assolutamente nulla”. Non mancano però le testimonianze di interventi andati storti, come quella di un utente che dice: “Io due mesi fa sono andata a fare un semplice trattamento al viso con acido ialuronico e mi sono sentita male male: metà del corpo paralizzato, formicolio per tre ore, ho chiesto al dottore il perché e mi ha risposto che era tutto normale. A distanza di un mese una parte della faccia mi si è gonfiata, ho le foto e andrò a denunciare visto l’accaduto”.