Il Consiglio di Stato ha riconosciuto le ragioni della De Vizia Trasfer sull’annullamento della gara sui rifiuti ma, in realtà, ha dato ragione al Comune di Latina. “La sentenza impugnata – si legge nel dispositivo – è viziata da omissione di pronuncia: come esposto dall’odierna ricorrente, ma in merito alla fase rescissoria l’appello proposto da De Vizia Trasfer in relazione alle censure e i motivi non esaminati dalla sentenza revocanda, va integralmente respinto”.
Secondo i giudici di Palazzo Spada “la scelta del Comune di Latina è conforme alle prescrizioni normative” e legittima.
Una pronunciamento a sorpresa che ribalta la situazione di marzo quando sempre il Consiglio di Stato accoglieva il ricorso di De Vizia Transfer S.p.a presentato dagli avvocati Clarizia e Macri. Quella sentenza del Consiglio di Stato censurava il comportamento procedurale del Comune di Latina che avrebbe dovuto, in sintesi, permettere alla De Vizia, come interessata alla gara, di interloquire in qualche maniera in ragione del diverso orientamento del Comune di Latina a guida LBC e rispetto a quanto deciso dal Commissario prefettizio Barbato e, prima di lui, dall’atto di indirizzo votato da uno degli ultimi consigli comunali quando a guidare l’amministrazione del capoluogo c’era Giovanni Di Giorgi.
Come è naturale, non si è fatto attendere il comunicato del Comune di Latina e del Sindaco Coletta evidentemente sorpresi e soddisfatti per questo risultato assolutamente insperato.
“La sentenza del Consiglio di Stato numero 05444/2019 pubblicata ieri 31 Luglio e resa nota oggi 1 Agosto – dichiara l’ufficio stampa del Comune – dà pienamente ragione al Comune di Latina sulla legittimità della costituzione della società ABC e mette una pietra tombale sui ricorsi proposti dalla De Vizia Transfer Spa. La sentenza ripercorre e chiarisce pienamente la legittimità di ogni azione e deliberazione del Comune di Latina afferenti l’azienda speciale. Stabilendo la validità della deliberazione di Consiglio comunale n. 70 del 2017, perché non viene travolta dall’annullamento della determinazione dirigenziale che aveva annullato la gara. Il Consiglio di Stato analizza la delibera 70/2017 dal punto di vista motivazionale e la ritiene completa e corretta, di tutti i pareri tecnici richiesti dalla legge, nonché di tutte le previsioni economiche e finanziarie prescritte, confermandola come legittima scelta del modello gestionale della raccolta e smaltimento dei rifiuti. Il Consiglio di Stato si pronuncia anche sulla legittimità della costituzione dell’Azienda speciale a seguito del fallimento della Latina Ambiente, confermando la valutazione dell’amministrazione comunale che tale procedura non poteva essere fattore d’impedimento per la costituzione dell’azienda speciale. Il divieto, viene spiegato nella sentenza, è riferito solo alle società in house o controllate dall’ente, e l’Azienda speciale è tutt’altra cosa rispetto alle società pubbliche. Il contratto di servizio e del capitolato speciale nonché il trasferimento del ramo d’azienda, approvati con la delibera di giunta comunale numero 564 del 2017, vengono considerati corretti dal punto di vista giuridico”.
“È un risultato enorme che premia il lavoro svolto dai nostri uffici, dalla Segretaria Direttrice generale, dagli assessori, dagli avvocati e dalla stessa ABC. Una sentenza epocale che conferma come il nostro operato sia sempre stato orientato alla tutela dei beni comuni e degli interessi della città” – chiosa il sindaco di Latina Damiano Coletta.
Restano da vedere le prossime mosse della De Vizia che ha ancora in piedi un ricorso al Tribunale amministrativo, al netto del fatto che Abc, in prossimità dell’approvazione del travagliatissimo e contestatissimo piano industriale in Consiglio Comunale, fino ad ora non ha prodotto risultati soddisfacenti. Anzi, è riuscita a far peggio della precedente società di gestione dei rifiuti Latina Ambiente.