MINORI CHE SI PROSTITUISCONO A MONDRAGONE: ARRESTATO UN UOMO DI FORMIA

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Fonte: archivio

Ancora prostituzione minorile in provincia di Latina. Dopo il caso di Sezze, dove il guardiano è indagato per questo odioso reato, sono tre gli arresti eseguiti dai Carabinieri di Mondragone per una brutta storia di uomini maturi, adescamenti di ragazzi giovanissimi, birre e sigarette. 

In carcere un uomo di Formia, insieme ad altre due persone di Gaeta e Roma finite ai domiciliari, per aver approfittato di ragazzini immigrati adescati sul lungomare di Mondragone e portati da affittacamere senza che questi dicessero un parola, che invece traevano giovamento dal mercimonio di giovani corpi.

I ragazzini di 13-14 anni erano rom di origine bulgara o nordafricani che si vendevano per pochi spiccioli e, addirittura, pare, per una birra o delle sigarette. Uno scenario da brividi che si consumava mentre i genitori dei minori lavorano sui campi, spesso con forme di vera e propria schiavizzazione.
Una inchiesta partita da un articolo di Avvenire nell’ottobre scorso e che lo stesso giornale aveva denunciato essere finita nel dimenticatoio, persino suggerendo l’ipotesi di “insabbiamento”. Ipotesi non confermata dagli arresti di ieri.

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Foto scattata sul lungomare di Mondragone (da L’Occhio di Caserta)

Ad ottobre 2018, Avvenire aveva scritto, dopo aver parlato a luglio con il parroco don Osvaldo Morelli responsabile della Caritas di Mondragone (che poneva in essere il fatto che i ragazzini non andassero a scuola), di un giro inquietante: “Ore 11.30, lungomare di Mondragone – denunciava il giornale – Due ragazzini rom bulgari chiacchierano vicino alle loro biciclette. Non avranno più di 15 anni. Fanno parte della comunità della quale abbiamo scritto alla fine dello scorso mese di luglio. Più di 2mila persone sfruttate da caporali connazionali e da imprenditori italiani senza scrupoli. Vengono in Italia per fare i braccianti. Uomini, donne e perfino bambini portati sui campi per pochi euro. 
Ma c’è anche di peggio. Molto peggio. Un’auto con un uomo si ferma vicino, lampeggia, un ragazzino si avvicina, due parole e l’auto va via. Anche il minore inforca la bicicletta e si allontana. In direzione opposta. Non li seguiamo subito per evitare di insospettirli. Ma chi ci accompagna sa dove andare. E infatti non lontano troviamo l’auto e la bicicletta parcheggiate sotto una casa. È un affittacamere abusivo gestito da un italiano. L’adulto e il ragazzino sono dentro“.

Un orrore a pochi passi dalla provincia pontina e con la complicità di un soggetto che vive a Formia. Tre balordi, come li definisce la giornalista Marilena Natale.

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