TURISTA ANNEGATO NEL MARE DI LATINA, M5S: “TRAGEDIA ANNUNCIATA, AMMINISTRAZIONE RESPONSABILE”

Maria Grazia Ciolfi
Maria Grazia Ciolfi

Tragedia al Lido, il capogruppo M5S torna sul tema dell’assenza di sicurezza per i bagnanti dopo i gravi episodi di ieri sul lungomare

Il capogruppo M5S torna sul tema dell’assenza di sicurezza per i bagnanti
dopo i gravi episodi di ieri sul lungomare

“Una tragedia annunciata”: così il capogruppo del M5S, Maria Grazia Ciolfi, in riferimento a quanto accaduto ieri, a Rio Martino, dove un turista è morto per probabile annegamento in un tratto di spiaggia libera privo del servizio di assistenza ai bagnanti. 

“L’assenza del servizio salvamento in spiaggia è materia di competenza dell’assessore delegato alla Marina, Di Cocco, sulla cui inadeguatezza al ruolo mi ero già espressa chiedendone le dimissioni, ma non solo sua; la responsabilità va infatti imputata alla totale incapacità politico-amministrativa e gestionale dell’intera amministrazione”, sottolinea la consigliera dopo aver appreso questa tragica notizia e quella della disgrazia evitata sempre ieri, su un altro tratto di spiaggia libera, grazie all’intervento di alcuni bagnini di stabilimenti privati che hanno tratto in salvo due bambine e una donna. 

“Il motivo per cui siamo senza servizio di salvamento – continua Ciolfi – è che in bilancio non sono stati stanziati i fondi per effettuare la gara. Inutile il compiacimento dell’assessora Nasti per l’approvazione nei tempi del bilancio previsionale quando l’amministrazione, dalla sindaca alla giunta ai consiglieri di maggioranza, non è stata in grado di programmare azioni di fondamentale importanza per la sicurezza della stagione balneare”. 

Il capogruppo pentastellato parla di difetto di pianificazione: “Non si è ritenuto che occorressero i fondi per effettuare la gara del servizio di salvamento, si è dovuto reperirli altrove e la procedura è partita in ritardo. Ad oggi la gara è conclusa, ma sono ancora in corso le verifiche per l’assegnazione. In questo quadro desolante e drammatico, la maggioranza ha saputo solo dire che la colpa è della sottoscritta quando era delegata alla Marina. Ma proprio negli anni in cui ho ricoperto questo ruolo, che non era certo una delega assessorile, il servizio di salvamento – ricorda Ciolfi – si è sempre svolto correttamente da inizio a fine stagione e sono state previste gare biennali per garantire la continuità degli altri servizi sul litorale».

Tra le altre gravi mancanze già denunciate dal Movimento e da tutta l’opposizione: le docce non funzionanti, i bagni chimici insufficienti, la manutenzione delle passerelle ancora in corso, le passerelle blu non posizionate in tutte le sedi previste, le sedie job di difficile reperimento secondo quanto segnalato dai cittadini con disabilità, i canali di lancio per il kitesurf non autorizzati.

“Per non parlare delle gare per le concessioni balneari – aggiunge Ciolfi – la cui necessaria previsione viene ancora rinnegata dall’attuale amministrazione e del ripascimento morbido, mai avviato dall’assessore Addonizio. Ancora non assegnati i chioschi sul tratto B del litorale appannaggio degli assessori al patrimonio e alle attività produttive, Nasti e Cosentino. Dal canto suo, l’assessore Di Cocco ha trovato però il tempo e le energie per bloccare l’approvazione del PUA, accogliere le osservazioni di Fratelli d’Italia e modificare il piano per aumentare la previsione del numero degli stabilimenti balneari, cosa che ci costerà uno spropositato allungamento dei tempi per l’approvazione e quindi attuazione dello stesso e lo stallo nello sviluppo della marina”.

“Invece di giustificare gli errori della sua giunta, la Sindaca dovrebbe pretendere da essa efficacia amministrativa, ovvero ritirare le deleghe assessorili e dotarsi di una squadra efficiente. La verità – conclude Ciolfi – è che, diversamente da quanto dichiarato in campagna elettorale, la marina non è una priorità per questa amministrazione: nonostante un assessore dedicato, è allo sbando come non si vedeva da anni, con la sicurezza, anch’essa baluardo della campagna elettorale del centrodestra, diventata fanalino di coda”. 

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