Due delle società del mercato ortofrutticolo di Latina chiedono alle istituzioni cittadine di portare la nota variante urbanistica in commissione trasparenza
Una comunicazione ufficiale pervenuta al presidente della commissione trasparenza del Comune di Latina, Floriana Coletta, al Sindaco Matilde Celentano e ai presidenti delle commissioni attività prdouttive e urbanistica, Dino Iavarone e Roberto Belvisi, chiede di portare nella suddetta commissione trasparenza il tema della variante urbanistica del Mol, vale a dire il progetto di interventi edilizi di riqualificazione, ristrutturazione, cambio destinazione d’uso e ampliamento del Mercato Ortofrutticolo di Latina (M.O.L.).
La richiesta arrivata dalle società Apple 95 e Orto srl chiede la disamina della legittimità del procedimento.
Così come ricostruiscono nella comunicazione ufficiale le due società, tramite delibera di consiglio comunale del 2021 è stata approvata la Variante urbanistica connessa al progetto presentato dalla Società Cooperativa Mercato Ortofrutticolo Latina M.O.L., relativo ad interventi di riqualificazione, ristrutturazione, cambio di destinazione d’uso e ampliamento del Mercato ubicato sulla Strada 156 Monti Lepini. Una progetto che comporta la variante urbanistica al vigente Piano Regolatore consistente nella realizzazione di alcune nuove strutture edilizie.
Una nuova struttura a ponte tra le due strutture esistenti, previa demolizione delle stesse, destinato a bar/ristorazione e attività terziarie (sportello bancario). Una struttura di raccordo tra gli edifici 2 e 3 per l’installazione temporanea di stand modulari organizzati per la vendita di prodotti alimentari, di punti vendita di prodotti tipici locali o di showroom aziendali (in occasione di fiere e/o eventi) per le attività di settore. Una nuova struttura (Edificio 6 in area attualmente ricadente in Zona H di PRG), di tipo polifunzionale per la frigoconservazione, lavorazione e commercializzazione di prodotti alimentari, per la produzione e assemblaggio di contenitori per il trasporto e il confezionamento delle merci lavorate e semilavorate, per lo stoccaggio dei vuoti.
Infine, un’isola ecologica ubicata in adiacenza al nuovo Edificio 6.
La variante, votata da un consiglio comunale all’epoca dell’amministrazione Coletta, prevede comporta la variazione da da “Zona H -Rurale” a “Zona E – Servizi Generali – Mercato Ortofrutticolo” nel Piano Regolatore Generale.
La società Apple 95 ricorda che “dopo plurime richieste di accesso agli atti presso gli uffici comunali competenti, avanzate in qualità di socio della cooperativa, dapprima denegate, in forza di un presunto mancato attuale interesse da tutelare, stante la pendenza di un gravame alla sentenza di primo grado che lo riconosceva tale, come poi confermato in appello, ha acquisito la documentazione relativa al procedimento di variante urbanistica”. Analizzando la relazione tecnica, “sono scaturite una serie di illegittimità nel procedimento posto in essere ed in seguito approvato con la delibera”.
Illegittimità che sono già finite in un corposo esposto presentato ai Carabinieri del Nipaaf. Si va da “una errata determinazione delle consistenze edilizie esistenti definita in contrasto con le direttive regionali” alla mancate “cessioni delle aree necessarie agli standards di verde pubblico e di parcheggio“. E tanto altro ancora.
Le due società – Apple 95 in primis e Orto srl che sottoscrive – chiedono al Presidente della Commissione Trasparenza “di fare chiarezza sulla procedura posta in essere, alla luce delle osservazioni riportate nella relazione tecnica allegata, atteso anche il gravissimo fatto che, trattandosi di atti di pianificazione del territorio che interessa l’intera collettività, alla società è stato possibile prendere cognizione della variante urbanistica, a conti fatti, solo a procedure concluse, eludendo gli indirizzi ANAC in materia di trasparenza sull’attività di pianificazione e governo del territorio, che prevedono l’obbligo di pubblicare anche le proposte di trasformazione urbanistica d’iniziativa privata o pubblica in variante allo strumento urbanistico generale”.