Si è chiusa davanti al giudice monocratico del Tribunale di Cassino Maria Cristina Sangiovanni, la viceda giudiziaria e contabile per un imprenditore di Itri, specializzato nella realizzazione di porte e materiali da interno.
Gli uomini della Guardia di Finanza di Formia, successivamente a una mirata attività di verifica fiscale presso la nota azienda del territorio, riscontrarono in ipotesi accusatoria una rilevante evasione fiscale da circa 2 milioni di euro, sia per quanto atteneva all’Iva che agli omessi ricavi dichiarati al fisco.
Tuttavia l’imprenditore, assistito dall’avvocato Pasquale Cardillo Cupo, ha sempre contestato le ricostruzioni operate dai militari, ritenendole palesemente viziate sia per l’esistenza di presunti ricavi mai realizzati, che per il recupero di costi ritenuti inesistenti.
Le numerose udienze dibattimentali hanno poi ricostruito punto su punto tutta la contabilità aziendale e dimostrato non solo la perfetta liceità delle operazioni svolte, ma anche la reale esistenza di costi considerevoli relativi alla produzione ed alla partecipazione con proprio campionario esposto nelle fiere di tutta Europa.
L’imprenditore è stato assolto dal giudice monocratico.