Con questa frase la società terracinese, che eroga servizi funerari e cimiteriali, si presenta sul proprio sito. In realtà la ditta di onoranze funebri Ercolani, che è una diversa società, ma il cui nome viene utilizzato per lo stesso servizio, arriva molto più in là, a lavorare con le pubbliche amministrazioni, anche in Abruzzo. Ma senza dubbio in tutta la Provincia di Latina, dove la prefettura, nella giornata di ieri, ha diramato una interdittiva antimafia per dare informazione a tutte le pubbliche amministrazioni provinciali.
Tutto è partito dal Comune di Priverno che ha chiesto alla banca dati nazionale antimafia informazioni più dettagliata sulla ditta “Ercolani Group srl” la quale è poi, a seguito di accertamenti di polizia, risultata avere un capitale sociale di appena 1800 euro, peraltro suddiviso in due diverse quote per altrettanti soci, da 900 euro ciascuna. I due sono la 44enne Wosiewicz Katarzyna, di origine polacca, e il coetaneo Antonio Ercolani di Napoli. I due sono comproprietari – come detto – anche di un’altra società, la Funeral Group srl. E proprio Ercolani, da una indagine della direzione distrettuale antimafia di Napoli del 2018, è risultato essere vicino al Clan Polverino.
Ercolani ha per questo ricevuto un avviso di garanzia e una richiesta di rinvio a giudizio. E tutta la vicenda, risalente al 2015, ruota proprio attorno all’appalto per ottenere i servizi cimiteriali del consorzio di Mugnano-Calvizzano, nel napoletano. Ercolani, quale pure amministratore della società Paradiso Srl, ed alcuni esponenti della famiglia Cesarano, avrebbero alterato la gara per l’ottenimento del servizio, e chiaramente avvalendosi della capacità intimidatoria propria al metodo mafioso e grazie alla “compagnia” dei Cesarano, notoriamente affiliati ai Polverino. È singolare notare che proprio a Terracina, a partire dal giugno scorso, dopo aver lasciato la prigione, sta scontando ai domiciliari ciò che rimane di una condanna a 14 anni per associazione a delinquere e racket, ridotti a 12, Attilio Cesarano, elemento di spicco del clan Polverino e considerato il Ras dei funerali.
Ma non finisce qui perchè l’universo societario è ben strutturato e collegato, e infatti la stessa Ercolani Group attinta dalla interdittiva, nel dicembre 2015, dopo poco costituita, ha acquistato un ramo d’azienda proprio dalla Paradiso srl che ha sede a Casoria. E chiaramente non si tratta di un particolare di minor conto, semmai il contrario, perchè le modalità e la tempistica fanno invece emergere la probabile volontà di eludere proprio i controlli antimafia.