SPACCIO E ARMI A SS COSMA E DAMIANO, CONDANNA PESANTE PER SOLA: 8 ANNI

Il tribunale di Cassino

Detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e detenzione abusiva di arma: condannato il 60enne Giuseppe Sola

Non finiscono i guai del 60enne di Santi Cosma e Damiano, Giuseppe Sola, arrestato di nuovo lo scorso 14 maggio, e condannato lo scorso aprile nell’ambito del maxi procedimento penale denominato “Anargiri 2” a 10 mesi di reclusione (aveva ottenuto il patteggiamento).

Non è finita, perché Giuseppe Sola, noto da anni a cronache giudiziarie e forze dell’ordine, già condannato Appello nel processo “Anni 2000” (in quel caso furono arrestati anche i “capi” del sodalizio Mendico-Antinozzi) a 2 anni e 4 mesi, fu arrestato dai Carabinieri della Compagnia di Formia, lo scorso 14 agosto, a una settimana circa dall’operazione Anargiri 2, poiché trovato in possesso, dentro casa, di diverse quantità di sostanza stupefacente.

I militari dell’Arma di Formia, agli ordini del Maggiore Michele Pascale, avevano rinvenuto nella sua disponibilità due chili di hashish, 150 grammi di cocaina, un fucile a canne mozze e diverse munizioni. Per questi fatti, il 60enne di Santi Cosma e Damiano, detto “Soletta”, rimase ai domiciliari e, ora, è stato giudicato.

Il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Cassino, Massimo Lo Mastro, al termine della camera di consiglio, ha condannato, col rito abbreviato, a 8 anni di reclusione il 60enne, difeso dagli avvocati Santamaria e Marciano. Una pena doppia rispetto alla richiesta del pubblico ministero che si era fermata a 4 anni di reclusione.

Come detto, lo scorso 14 maggio, i militari della Sezione Operativa della Compagnia di Formia, guidati dal Tenente Alessandro Tolo, all’esito di specifica richiesta di aggravamento di misura cautelare, lo hanno associato alla Casa Circondariale di Cassino.

L’aggravamento della misura è successivo aun nuovo fatto di cronaca, avvenuto lo scorso 4 maggio, che ha riacceso i riflettori sull’uomo. I militari dell’Arma hanno rinvenuto, infatti, presso un terreno prospiciente alla sua abitazione a SS. Cosma e Damiano, 1 chilo di hashish, suddiviso in 10 panetti da 100 grammi ciascuno, oltre a ulteriori 100 grammi di cocaina più materiale vario dedito al confezionamento.

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Sola, nonostante la misura cautelare degli arresti domiciliari, non aveva smesso di coltivare amicizie nell’ambito della criminalità ed infatti è stato colto nuovamente in flagranza per la cessione di un ingente quantitativo di sostanza stupefacente, da parte di due uomini di Napoli che si erano diretti a Santi Cosma Cosma e Damiano proprio per far visita all’uomo e finalizzare la consegna dello stupefacente. Si tratta di Felice Ferretti, classe ’91, e Nunzio Esposito, classe ’93, entrambi provenienti dal napoletano, rispettivamente da Napoli e Pomigliano d’Arco. In particolare, Esposito  è considerato dagli inquirenti come il guardaspalle del boss Bruno Mascitelli, personaggio di spicco del narcotraffico, finito in carcere da tempo e “protagonista” della scissione dal clan Di Micco di Ponticelli a Napoli.

Il disprezzo mostrato da Sola per le prescrizioni imposta dalla misura a cui era già stato sottoposto, e le reiterate violazioni, hanno contribuito a far aggravare la posizione dell’uomo, tanto che è subentrata a distanza di pochi giorni la revoca del beneficio degli arresti domiciliari e l’aggravamento della misura con la sottoposizione dell’uomo al regime carcerario presso la Casa Circondariale di Cassino come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

Ora, una nuova condanna.

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