UN NUOVO COMITATO PER BORGO HERMADA

Al via l’Assemblea Pubblica organizzata dal nuovo Comitato Cittadino “Borgo Hermada e zone limitrofe”, tenutasi presso il Bar “La Perla” nel borgo omonimo.

Al centro dell’incontro una riflessione storica e antropologica sulle origini e le trasformazioni del Borgo a cura di Venceslao Grossi, storico dell’Arte e Presidente della sede dell’Archeoclub di Terracina e Carmine Di Capua, Architetto e già Presidente dell’Ass. Cultura e Territorio di Terracina

Venceslao Grossi ha fatto una ricostruzione storica, partendo dai primissimi tentativi di bonifica dell’agro pontino. “L’impresa, considerata impossibile, di bonificare le paludi pontine affascinò anche Leonardo Da Vinci, nel ‘500, al tempo di papa Leone X.”

Ha poi precisato “che c’era una sostanziale differenza tra la bonifica voluta dallo stato liberale, che si affidava ai proprietari per il mantenimento dei terreni e cercava di sanare la situazione con lavori di manutenzione e con la costruzione di stabilimenti idrovori come quello di Caronte costruito nel 1924, e la bonifica radicale voluta dallo stato fascista gestita solo dallo stato, che ha cambiato totalmente l’ambiente di questi territori eliminando anche zone boschive che poco avevano a che fare con le paludi, e che ha dato il via all’appoderamento”.

Il presidente dell’Archeoclub si è poi soffermato su un sito storico che rappresenta uno dei primi esempi di architettura industriale, ubicato in Piazza 24 Maggio ed è conosciuto come “ex Ospedale Antimalarico”. Non tutti sanno che “la struttura è stata costruito nel 1925 a seguito di un progetto finanziato dal governo nazionale, all’epoca liberale. Era uno stabilimento adibito alla lavorazione del riso ed era peculiare per la sua posizione; si trovava nel posto migliore per raggiungere le vie per gli scambi commerciali, le strade ed i fiumi.”

All’epoca lo stabilimento era denominato “La Pileria” e faceva parte de “L’Agenzia di Macchia di Piano”. In seguito al prosciugamento dei terreni voluto dalla Bonifica radicale venne chiusa e trasformata in Ospedale Antimalarico che venne gestito come stazione sanitaria dalla C.R.I. La struttura sanitaria, dotata di 200 posti letto, divenne un importante punto di riferimento sanitario per tutto il territorio. Intorno all’edificio si formò quindi il primo nucleo urbano da cui tutto ebbe inizio…

L’incontro è proseguito con gli interventi dell’Architetto Carmine di Capua che ha fornito informazioni tecniche sull’edificio in questione. “Allo stato attuale l’edificio è proprietà di privati che intendono realizzare su quell’area dei moderni appartamenti, alcuni dei quali molto piccoli. Il Borgo non ha bisogno di nuove residenze, ma soffre invece per la mancanza di servizi essenziali”. Carmine Di Capua ha poi proseguito illustrando alcuni progetti che, se realizzati, avrebbero migliorato la qualità della vita dei cittadini. Un esempio su tutti: “la realizzazione di un distaccamento dell’I.T.S. “A. Bianchini” di Terracina “che prevedeva 2 edifici adiacenti, e autonomi l’uno dall’altro, di cui uno destinato alla scuola vera e propria e l’altro, dotato di palestra, sala convegni, biblioteca, auditorium ecc.”.

Alla fine dell’incontro il Presidente Eraldo D’Ettorre ha dichiarato che ”gli obbiettivi del Comitato sono, al momento, di riportare a Borgo Hermada i servizi essenziali alla cittadinanza previsti dalla legge e il recupero e la valorizzazione dell’edificio storico di cui sopra a favore della collettività”.

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