In via Occorsio locali interni e spazi esterni per un massimo di 30 persone affette da questa malattia neurodegenerativa e per i rispettivi familiari. Potranno accedervi i residenti in 16 comuni pontini
Sono ufficialmente partiti i lavori per l’apertura di un Centro Diurno e Caffè Alzheimer: uno spazio interamente dedicato alle persone con questa patologia neurodegenerativa e ai rispettivi caregiver residenti nei comuni del Sovrambito LT4 (Campodimele, Fondi, Lenola, Monte San Biagio, San Felice Circeo, Sperlonga e Terracina) + LT5 (Castelforte, Formia, Gaeta, Itri, Minturno, Ponza, Santi Cosma e Damiano, Spigno Saturnia e Ventotene).
Locali interni, esterni, un ampio giardino e un comodo parcheggio: la nuova struttura, che sta prendendo forma in via Occorsio a Fondi, sarà gestita dalla cooperativa sociale Ninfea di Sabaudia, che si è aggiudicata l’avviso di coprogettazione, e potrà ospitare fino a 30 persone.
«In qualità di sindaco del Comune capofila del Sovrambito – spiega il primo cittadino Beniamino Maschietto – ieri sono andato, assieme alla dirigente Erminia Ferrara, all’assessore ai Servizi Sociali Sonia Notarberardino e alla presidente della commissione competente Daniela De Bonis, a visionare la struttura. L’ampiezza, i colori e la suddivisione degli ambienti consentono già di immaginare un luogo ideale per accogliere i malati di Alzheimer, un posto positivo non solo per i diretti interessati ma anche per i rispettivi familiari. Questi ultimi, infatti, non solo potranno lasciare i propri cari in un posto confortevole e stimolante ma potranno anche partecipare a corsi di supporto e formazione loro dedicati».
Il progetto, riservato a 16 Comuni, è in fase di realizzazione grazie ad una quota parte delle risorse del Fondo per le Non Autosufficienze (FNA), assegnate dalla Regione Lazio al Sovrambito.
Molteplici gli obiettivi del progetto: favorire la permanenza della persona affetta da malattia di Alzheimer nel contesto sociale e familiare di appartenenza, contrastare la perdita progressiva dell’autonomia psicofisica e delle capacità cognitive residue, sostenere la famiglia nel carico psicofisico, emotivo ed affettivo, contenere i costi assistenziali a lungo termine ritardando o evitando il ricorso all’istituzionalizzazione, limitare il ricorso improprio ai ricoveri ospedalieri, rafforzare e favorire interventi adeguati nelle situazioni di emergenza e di supporto nel contesto familiare e contrastare l’isolamento e l’emarginazione sociale delle famiglie e dei loro cari con patologie cognitive degenerative ma anche consolidare sul territorio la sinergia tra gli attori pubblici e privati con e nella comunità.
La struttura, facilmente accessibile, comprende il Centro Diurno vero e proprio, il Caffè Alzheimer per attività finalizzate al sollievo dei caregiver familiari e uno spazio all’aperto come fonte di stimolazione sensoriale per favorire l’orientamento, la memoria e il mantenimento delle capacità funzionali residue dell’ospite.