L’opposizione formiana chiede chiarezza sull’incompatibilità della consigliera comunale Tania Forte: l’Anac non si esprime
Nonostante una notizia pubblicata qualche settimana fa su “Latina Oggi” che spiegava di come l’autorità anticorruzione (Anac) avesse stabilito che non vi fosse alcuna incompatibilità per la consigliera comunale di Forza Italia, Tania Forte, in realtà la stessa autorità non si è mai espressa o comunque non ancora espressa sull’esponente politica.
A gennaio, l’opposizione formiana, tranne la Lega che non ha firmato l’istanza, chiedeva se la consigliera comunale di maggioranza, Tania Forte (Forza Italia), fosse compatibile o meno con la carica di dirigente del Consorzio Industriale del Lazio. Il Consorzio, peraltro, come noto, vede la presenza come vice presidente del fratello di Tania Forte, vale a dire Salvatore Forte, personaggio di peso a Formia e nella Forza Italia del senatore Claudio Fazzone. Salvatore Forte è stato, inoltre, fino al novembre 2021, è stato Presidente del Consorzio per lo Sviluppo Industriale del Sud pontino.
I consiglieri comunali d’opposizione, Paola Villa, Immacolata Arnone, Luca Magliozzi e Alessandro Carta inviarono una istanza alla segretaria generale del Comune di Formia, Marina Saccoccia, al Presidente del Consiglio Comunale, Pasquale Cardillo Cupo (Fratelli d’Italia), oltreché al Prefetto Maurizio Falco, al Consorzio Industriale del Lazio stesso e all’Anac.
In questa istanza, gli esponenti di minoranza evidenziavano il doppio ruolo di Tania Forte, in qualità di consigliere comunale e dirigente del Consorzio, partecipato dal Comune di Formia. Secondo i consiglieri comunali, vi sarebbe un ostacolo, ossia quello dell’articolo 12 del D.Igs 39/2013 che recita: “Incompatibilità tra incarichi dirigenziali interni e esterni e cariche di componenti degli organi di indirizzo nelle amministrazioni statali, regionali e locali”.
Ebbene al terzo comma si dispone che “gli incarichi dirigenziali, interni e esterni, nelle pubbliche amministrazioni, negli enti pubblici e negli enti di diritto privato in controllo pubblico di livello regionale sono incompatibili: con la carica di componente della giunta o del consiglio della regione interessata; con Ia carica di componente della giunta o del consiglio di una provincia, di un comune con popolazione superiore ai 15.000 abitanti o di una forma associativa tra comuni avente Ia medesima popolazione della medesima regione; con la carica di presidente e amministratore delegato di enti di diritto privato in controllo pubblico da parte della regione.
Inoltre, come precisato dall’Anac, tale norma si applica anche ai consorzi in quanto enti pubblici economici. Ecco perché, motivano i consiglieri nella istanza, “il consigliere comunale e dirigente del Consorzio Industriale del Lazio, Architetto Tania Forte, per come desumibile, si trova attualmente nella situazione di incompatibilità”. A parere degli esponenti d’opposizione, supportati da quanto stabilito dall’Anac, si concretizza la “contestazione di una ipotesi di incompatibilità o inconferibilità prevista dal citato decreto legislativo”.
Dopo l’emergere della notizia per cui l’Anac, al contrario, avrebbe specificato che no, per Tania Forte non c’era alcuna incompatibilità, gli stessi quattro consiglieri comunali di minoranza, non avendo alcun riscontro, sono tornati a scrivere alla segretaria generale del Comune di Formia, Marina Saccoccia, la quale ha risposto nella giornata di oggi, 5 aprile. L’Anac sarebbe stata interpellata dallo stesso Comune in modo tale da dirimere la questione dell’incompatibilità.
Tuttavia, la stessa segretaria generale scrive che “ad oggi alcuna risposta è ancora pervenuta dall’Autorità Nazionale Anticorruzione, titolare dell’istruttoria in ordine al procedimento di vigilanza aperto sulla presunta ipotesi di incompatibilità della Consigliera Tania Forte. Non appena l’Autorità comunicherà la formale conclusione del procedimento e le relative risultanze, i consiglieri saranno opportunamente messi a conoscenza e potranno acquisire la disponibilità di tutti gli atti utili ai fini dell’espletamento del mandato elettorale. Allo stato, in pendenza di istruttoria, non si ritiene di poter fornire informazioni e/o documentazione”.
Al contempo, la segretaria generale e responsabile dell’anticorruzione del Comune di Formia, Marina Saccoccia, nella risposta fatta pervenire ai consiglieri, al Sindaco di Formia e al Prefetto di Latina, “coglie l’occasione per precisare che sulle ipotesi di incompatibilità dei Consiglieri Comunali la competenza non è attribuita al Responsabile della prevenzione della corruzione, essendo invece ascritta al Consiglio comunale che si esprime, in via ordinaria, su proposta di delibera del Dirigente competente per materia”.
Insomma, il procedimento istruttorio su Tania Forte non è stato ancora per nulla definito e, a questo punto, non si capisce quale fonte possa aver inviato al giornale una notizia infondata e per quale ragione sia stata pubblicata una notizia non vera su un caso molto spinoso che si è intersecato con la presunta incompatibilità della consigliera comunale Paola Villa (dopo che la stessa aveva promosso l’istruttoria su Tania Forte), sollecitata da una pec di un sedicente cittadino di nome “Pappagallo”.