Non è ancora possibile comprendere per quale esatta ragione, oggi, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Latina e della Stazione di Sezze si sono recati, di primo mattino, alla casa del custode del cimitero nella maggiore città dei Lepini, Fausto Castaldi. Fatto sta che, da un po’ di tempo, le voci si rincorrevano e pure le lamentele. Un particolare che non avrà nulla a che fare con le perquisizioni di oggi (operate anche dentro l’ufficio) è però spia che qualcosa lì dentro proprio non andava.
Almeno fino a poco tempo fa, su quel terreno comunale in Via Bassiano dove c’è il cimitero di Sezze (gestito dalla Servizi Pubblici Locali Sezze S.p.A.), vicino alla casa del custode, come si può vedere dall’immagine sopra, c’era una piscina decisamente inopportuna, per di più, su un’area pubblica. Una piscina piuttosto grande, parrebbe dalle foto satellitari almeno di una quarantina di metri quadri.
E anche su questo si sarebbero concentrate alcune delle recriminazioni che giravano intorno alla gestione del luogo da parte del custode.
La piscina, che dalle foto satellitari risulta ancora ed è ben visibile, parrebbe essere stata rimossa solo pochi mesi fa, in seguito alle lamentele di cui sopra. Una struttura che non era scavata o interrata ma di acciaio. Sicuramente una storia che presenterà tutte le sue sfaccettature prossimamente ma che, per ora, rimane oscura considerato anche lo stretto riserbo dei militari dell’Arma. Una vicenda che presenterebbe, di primo acchito, tutte le caratteristiche di una di quelle storie che tutti conoscono e di cui nessuno parla pubblicamente.