Centro Commerciale Morbella: l’assemblea dei soci vota nuovi Presidente e consiglio d’amministrazione del consorzio
Quello che hanno sempre messo in discussione i consorziati del Centro Morbella, l’ormai storico centro commerciale del capoluogo di provincia, era il doppio ruolo di Salvatore Centola, vale a dire amministratore e presidente consorziale. Un doppio ruolo che Centola ha continuato a esercitare nonostante sentenze di Tribunale che ne impedivano la possibilità.
Ora, però, l’assemblea dei soci, riunitasi ieri, 29 febbraio, ha votato il nuovo consiglio d’amministrazione. Una votazione che per la prima volta non ha permesso di votare ai proprietari degli immobili, ma solo agli operatori commerciali. Infatti, con il sistema Centola votavano sia gli uni che gli altri: un modo che favoriva sempre lo stesso Centola che, in ragione dei tanti locali posseduti all’interno del centro commerciale, otteneva il suo voto come proprietario dell’immobile e di conseguenza anche di chi l’aveva preso in affitto. Anzi, si verificava addirittura che Centola ottenesse questa sorta di doppio voto, anche nel caso in cui il locale fosse sfitto. In sostanza un duplice voto che lo ha messo al riparto da eventuali ribaltoni.
Ribaltone che, invece, è avvenuto nella giornata di ieri, quando, diversamente dalle altre volte, hanno votato solo ed esclusivamente i 33 operatori commerciali del consorzio i quali – 17 con delega e 16 presenti – hanno espresso, in assemblea, il nuovo consiglio d’amministrazione e il Presidente del medesimo cda, a seguito delle dimissioni di tre consiglieri d’amministrazione.
A comporre il nuovo consiglio d’amministrazione, operativo dal prossimo lunedì, 4 marzo, saranno gli operatori commerciali, tutti imprenditori e fondatori del centro commerciali, Marco Cassandra, Antonio Ferraudo, Alein Frazzitta, Annamaria Marzolla e Enrico Cassandra. Successivamente il cda del consorzio ha nominato come presidente Marco Cassandra e vice presidente Antonio Ferraudo. In sostanza, Salvatore Centola è stato fatto fuori dalla carica che tante polemiche e soprattutto carte bollate ha generato.
Una votazione in qualche modo rivoluzionaria perché Centola avrebbe escluso i consorziati ritenuti morosi e per cui ci sono cause civili in corso. Il punto è che lo statuto interno non menziona assolutamente l’esclusione dei consorziati morosi nel versamento di quote e affitti e che, al contrario, possono votare seppur nelle more dei contenziosi.
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