Gambizzato per debiti di droga: alle battute finali il processo che vede sul banco degli imputi il 43enne di Fondi, Johnny Lauretti
Si è svolta dinanzi al II collegio del Tribunale di Latina, composto dai giudici Coculo-Villani-Trapuzzano, l’ultima udienza, prima della fine dell’istruttoria, per il processo che vede come imputato il 43enne di Fondi, Johnny Lauretti, volto noto a forze dell’ordine e cronache giudiziarie, raggiunto a dicembre scorso da una nuova sorveglianza speciale.
Il 43enne fondano, coinvolto in diverse indagini e processi, è accusato di aver ferito a colpi d’arma da fuoco, a settembre 2021, a Itri, un 50enne per costringerlo a saldare un debito di droga, nonché dei reati di detenzione e porto abusivo d’arma da fuoco, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
A novembre 2021, gli agenti della Squadra Mobile di Latina, in collaborazione con personale dei Commissariati di Polizia di Gaeta e Fondi, avevano dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dall’allora GIP del Tribunale di Latina Giorgia Castriota, su richiesta del Procuratore Aggiunto Carlo Lasperanza e del Sostituto Procuratore della Repubblica Marco Giancristofaro, nei confronti del pluripregiudicato 43enne, Johnny Lauretti, e del suo complice 54enne Giovanni Masella, anche lui destinatario recentemente del provvedimento di sorveglianza speciale.
Secondo gli inquirenti, la vittima, per saldare un debito di circa 1.000 euro, sarebbe stata attirata in una trappola presso l’abitazione di uno dei due uomini, ossia quella di Masella, dove Lauretti avrebbe premuto il grilletto e fatto fuoco contro le gambe dell’uomo.
Sul banco degli imputati, per l’appunto, c’è Lauretti che ha precedenti per spaccio di sostanze stupefacenti e coinvolto in almeno due operazione anti-droga importanti, tra cui quella denominata “Cavallo Pazzo” risalente a oltre dodici anni fa.
Entrambi, Lauretti e Masella, si sono sempre detti estranei ai fatti respingendo gli addebiti. Ad ogni modo, oggi, 2 febbraio, è stato interrogato, dagli avvocati difensori Oreste Palmieri e Maurizio Forte, il giovane che, a settembre 2021, accompagnò la vittima all’appuntamento con Masella. Il testimone ha spiegato di non ricordare molto della vicenda, asserendo però di aver sentito cinque o sei colpi d’arma da fuoco. Una volta ferito, però, il giovane non condusse l’amico al pronto soccorso.
Le contraddizioni nel racconto del testimone sono state messe in luce dal Pubblico Ministero, Valerio De Luca, che ha letto in aula alcune conversazioni tra l’uomo e la vittima di gambizzazione, avvenute un mese e mezzo dopo rispetto all’episodio violento accaduto ad Itri. In quelle intercettazioni, il testimone odierno, che ha negato di conoscere Lauretti, è ben consapevole della caratura criminale dell’imputato, definendo lui e Masella come “gente di m….” da cui stara alla lontana.
Il processo, rinviato al prossimo 11 giugno, è alle battute finali. In quella data, la parola passerà al Pm per la sua requisitorie, dopodiché vi saranno le arringhe difensive. Non è escluso che il collegio dei giudici possa poi ritirarsi per emettere la sentenza a carico di Lauretti.