In una situazione che mette in luce i contorni più difficili del settore sanitario, i lavoratori dell’ ICOT GRUPPO GIOMI stanno affrontando gravi problemi finanziari a causa del ritardato pagamento degli stipendi. La situazione si è fatta ancor più critica a seguito delle problematiche che l’azienda gestore sta affrontando con l’Azienda Sanitaria Locale (ASL).
La mancanza di liquidità ha colpito duramente gli operatori della struttura, creando un ambiente di incertezza e preoccupazione”. La situazione che ha travolto questi lavoratori è insostenibile e inaccettabile, dichiarano in un nota congiunta il segretario provinciale UGL Salute Fabiola Del Gais, il segretario generale Ugl Latina Ivan Vento e il Segretario Regionale Armando Valiani.
“Questi dipendenti, dedicati e appassionati, sono stati il cuore pulsante della Casa di Cura, continuando a prestare cure e conforto ai pazienti nonostante le difficoltà economiche.
Le cause di questo disagio finanziario possono essere attribuite al carovita, un aumento generale dei costi che ha stretto la morsa intorno alle finanze, mettendo a rischio la stabilità economica delle famiglie coinvolte. La UGL SALUTE si è prontamente mossa per tutelare il diritto sacrosanto di ogni lavoratore di percepire le proprie spettanze richiedendo un incontro urgente al Presidente Rocca . Siamo pronti a qualsiasi tipo di azione, ribadendo fermamente che i lavoratori non possono essere strumentalizzati per risolvere delle controversie a loro estranee.
Nonostante queste sfide, i lavoratori continuano a svolgere il loro lavoro con dedizione e professionalità. La loro compassione e impegno verso i pazienti non sono stati intaccati dalla difficile situazione finanziaria dell’azienda. Siamo seriamente preoccupati- continuano i sindacalisti – per lo scenario di incertezza che ci si prospetta davanti non solo alla data odierna ma anche per i mesi futuri. Allo stesso tempo siamo pronti a utilizzare qualsiasi mezzo richiedendo ovviamente l’intervento delle autorità competenti la legge ci permetta al fine di tutelare il diritto alla garanzia salariale adesso e per i per i prossimi mesi”.