Protagonista in negativo la squadra pontina “La Setina”: squalificati per insulti sessisti i due allenatori della squadra che milita in Prima Categoria
Finta al centro delle cronache per la maxi rissa scoppiata nella partita dello scorso ottobre con il Doganella Calcio. Pesanti le squalifiche nei confronti di molti giocatori del Doganella e in parte anche per quelli de La Setina che, fin da subito, si erano professati innocenti rispetto allo spettacolo indecoroso andato in scena sabato 14 ottobre durante e al termine della partita.
Una rissa furiosa nel corso della quale volarono calci, schiaffi, pugni, senza contare che giocatori e anche l’arbitro sono dovuto ricorrere alle cure dei sanitari presso il pronto soccorso.
Ora, a far discutere, invece, è un provvedimento del Sostituto Giudice Sportivo, Alessandro Cavanna, assistito dal rappresentante dell’A.I.A., Cesare Corsetti nella seduta del 02.01.2024, che ha adottato le decisioni di squalifica nei confronti dei due allenatori della squadra sezze. Si tratta di Claudio e Massimo Ciotti.
Claudio Ciotti è stato squalificato fino al 31 maggio 2024 perché “ammonito per proteste, alla notifica del provvedimento disciplinare, rivolgeva all’arbitro espressioni gravemente ingiuriose di discriminazione sessista. Alla notifica dell’espulsione reiterava le offese, aggiungendo frasi blasfeme, sia uscendo dal recinto di gioco che da fuori dello stesso”. Per la cronaca l’arbitro si chiama Martina Caponera.
Massimo Ciotti, invece, che sarà squalificato fino al 26 aprile 2024, “sl termine della gara entrava minacciosamente nello spogliatoio arbitrale e rivolgeva espressioni gravemente ingiuriose di discriminazione sessiste al direttore di gara. Persisteva in tale comportamento anche fuori dallo spogliatoio e doveva poi essere allontanato”.
I fatti risalgono al match dello scorso 20 dicembre, presso l’impianto sportivo “Cesarino Tornesi” di Sezze Scalo. La partita è andata male per “La Setina” che ha perso con il Cisterna, seconda in claassifica. È andata anche peggio, però, con il comportamento sessista adottato dai due allenatori squalificati per mesi.
