Nel giorno in cui a Napoli si è inaugurato il forum globale Unesco “Il patrimonio culturale nel XXI secolo”, è stata avviata l’attività del comitato “Circeo Patrimonio dell’umanità” che si propone come punto di riferimento per un nuovo modello di sviluppo per l’area del Circeo.
“Il patrimonio paesaggistico, naturale e storico-culturale del Circeo, luogo reso leggendario dall’Odissea di Omero, – spiega una nota dei promotori del comitato – possiede varietà e ricchezza straordinarie. Il Circeo appartiene all’umanità e alle generazioni future; di fronte alla crisi ecoclimatica è una preziosa “arca” di vivibilità e biodiversità, e spetta alle comunità locali, con tutto il sostegno che potrà arrivare anche da fuori, gestire questo territorio nell’ottica della qualità della vita, della cultura, della conservazione delle risorse e dello sviluppo sostenibile.
Come comitato ci proponiamo di contribuire a una gestione partecipata della riserva della biosfera dell’Unesco, già esistente nel territorio del parco nazionale, e di valutare, insieme a tutti gli attori interessati, la candidatura del Circeo all’inserimento nella lista Unesco dei siti patrimonio dell’umanità.
Hanno già aderito molti cittadini consapevoli del valore del Circeo, dai comuni del territorio del parco, da città lontane e anche dall’estero, insieme ad alcune associazioni locali e nazionali: altre persone e associazioni che volessero unirsi sono benvenute.
Nella prima riunione, tenuta in presenza e online, si sono messe in comune competenze e visioni ampie e diverse, e si sono discussi i primi indirizzi di lavoro.
Per chi vuole partecipare, nei prossimi giorni terremo altre riunioni per proporre alcune squadre, tavoli di lavoro, aree tematiche (le prime proposte riguardano: patrimonio storico-culturale, turismo, cultura-scuola-formazione-università, ambiente, arti e artigianato, mura poligonali, comunicazione, comitato scientifico)”.